lunedì 8 maggio 2023

 5-7 maggio 2023 MTB nel Chianti

Per descrivere il fine settimana appena passato stavolta non posso fare a meno di abusare di un po’ di superlativi! Accolgo l’invito degli amici della mtb per passare due giorni nelle terre del Chianti a pochi km da Siena. Facciamo base a Ponte a Bozzone paese natale della moglie di uno dei pedalatori. Arriviamo venerdì sera e ceniamo alla locanda del tartufaio a Monti in Chianti. Quando entriamo due coppie di americani stanno lasciando il locale dopo la loro cena entusiasti per l’esperienza appena vissuta. Noi abbiamo una lunga tavolata e tutto il locale per noi. È menu fisso quindi con antipasto toscano, lasagna al tartufo, cinghiale in agrodolce ed uno splendido maialino al forno con cottura ultralunga. Vino della casa prodotto da Giorgio cuoco del locale. Dopo dolcetti fatti in casa Giorgio ci stupisce entrando in sala con un gufo reale sul braccio! In realtà è una femmina e si chiama Betty. Sabato mattina si parte per il primo giro verso Vagliagli e Gaiole in Chianti. È un alternarsi di asfalto (poco), sterrati perfetti (percorriamo lunghi tratti dell’Eroica) e anche qualche tratto accidentato che mi costringe qualche volta a scendere di bici. Non c’è un metro di percorso banale tra panorami, vigneti, pievi e piccoli borghi. Quello che mi meraviglia sono un paio di tratti nel bosco selvaggio con piccoli torrenti che scorrono a lato della pista. Chiudiamo con 66 km e oltre 1500 metri di dislivello. Ceniamo a Siena in un posto veramente particolare e cioè all’Orto de’ Pecci un’oasi verde all’interno delle mura di poco sotto alla torre del Mangia. È cucina semplice ma gustosa sotto ad un grande gazebo in mezzo agli orti che ci sono veramente. Domenica giro sulla carta più semplice ma forse la stanchezza accumulata lo rende tosto lo stesso. Stesse caratteristiche del giorno precedente con la chicca della sosta al castello di Brolio di fronte alle cantine Ricasoli. Una lunga discesa su praticamente single track, abbastanza ripida e dissestata mi mette alla prova! Alla fine 48 km e oltre 1200 m di dislivello comunque. Finiamo a casa del nostro amico Antonio che insieme ai famigliari ha messo in piedi un ristoro di lusso con affettati e formaggi locali, pappa al pomodoro, riso marocchino di una loro amica, fuori di acacia appena colti panati e fritti e vino a volontà (anche prodotto da loro, il figlio è enologo presso una cantina Toscana). Prima di prendere la strada per Roma visitiamo infine la Certosa di Pontignano, l’ennesimo gioiellò che ci regala la nostra tanto bistrattata Italia. Due giorno memorabili dei quali gusterò il ricordo per un bel pezzo!

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