mercoledì 12 novembre 2014

Monte Bove Nord - 30 12 2012

Gita monte Bove nord – 30 dicembre 2012 Sono in vacanza in Umbria a casa di amici ed approfitto per andare sui Sibillini. Decido per monte Bove nord da Frontignano per la val di Bove. Le temperature sono molto basse e la neve piuttosto ridotta dopo scirocco e pioggie varie. Parto con calma alle 8 dalla val Nerina ed alle 9 e 30 mi incammino sci in spalla dall'Hotel Felycita. Nel parcheggio ho già incrociato altri scialpinisti e camminatori e parto qualche decina di metri dietro ad un ragazzo che era parcheggiato accanto alla mia auto. Riesco a mettere gli sci solo a metà della prima salita che porta in val di Bove. La neve è molto dura e metto subito i rampant. Al vero e proprio ingresso nella val di Bove avvisto un gruppetto di sciatori che sta affrontando la lunga diagonale che porta sulla cresta tra le due vette del Bove. Salendo avvisto altri sciatori più dentro alla valle (sud) ed altri, credo a piedi, che stanno risalendo il canale nord del Bicco. Ormai in pieno sole raggiungo la cresta su neve sempre abbastanza dura e piego a sinistra verso la vetta nord. Il ragazzo mi precede ma, quando ormai manca poco alla vetta lo vedo che si ferma e toglie gli sci. Lo raggiungo e mi dice che poco più avanti c'è un divieto di transito per il ripopolamento dei camosci. Vado anche io a leggere il cartello, rimango un po' indeciso sul da farsi (oltre il divieto ci sono parecchie impronte...) e poi rinuncio anche io. Mentre togliamo le pelli avvistiamo alcuni “scalatori” che stanno risalendo ormai l'ultimo tratto della valle Romana (una stretta valle che risale dalla val Panico il versante nord-est del Bove. Inizio quindi a scendere con cautela su una striscia di neve (la cresta è stata pulita dal vento) a ridosso degli strapiombi verso la val di Panico. Poi mi butto nella val di Bove sul pendio aperto. La neve, nonostante l'azione del sole, in alto tiene molto bene mentre in basso è ancora molto dura. Tolgo gli sci all'inizio del tratto stretto nel bosco e scendo a piedi sfruttando ancora la neve finchè dura. Continuo a seguire il ragazzo che però si sposta troppo a destra imboccando un sentiero che credo porti giù a Calcara... Ci tocca quindi risalire per imboccare il sentiero dell'andata che in una mezz'ora ci riporta al parcheggio.

lunedì 29 settembre 2014

Monte Viglio - 26 settembre 2014

Per riprovare a fare una gita vera e propria dopo l'operazione al piede sinistro per rottura del tendine tibiale posteriore e decido per monte Viglio coinvolgendo anche mia moglie ed uno dei miei figli.
Partiamo con calma da Roma poco dopo le 9 e 30 (mia moglie ha scordato il cellulare che oggi potrebbe essere utile per mantenere i collegamenti). Arriviamo a Filettino poco dopo le 11 e prendiamo un caffe nella piazza principale. Alle 11 e 40 siamo tutti scarponi ai piedi. La giornata è magnifica, solo un po' di vento ci darà fastidio e la valle ai piedi del Viglio è grandiosa (pur con la ferita degli edifici della Val Granara). In poco più di un'ora (con mia moglie che telefona a destra e manca combattendo con la scarsa presenza di segnale) arriviamo a fonte della Moscosa (sono circa 2,5 km). Consultiamo la guida e poi iniziamo a salire sulla sinistra della fonte ancora nel bosco. Incrociamo un gruppetto di ragazzi che ci mettono in guardia sulla presenza di cani pastore un po' aggressivi. Facciamo quindi un giro largo sul crinale a sinistra del sentiero per evitare il gregge. La salita aumenta di pendenza ed Ernesta soffre. Le propongo di fermarsi e riscendere con calma mentre io proseguo. Dopo pochi metri però sbuco fuori dal bosco su di un meraviglioso balconcino panoramico sulla valle del Liri con una statua di una madonnina. Torno indietro ed urlo a moglie e figlio di salire ancora un poco. Li aspetto e faccio qualche passo incontro a mia moglie. Li lascio quindi sulla radura panoramica e proseguo cercando di capire quanto tempo impiegherò. Mentre parlotto tra me e me incontro due ragazze sedute subito dopo una svolta del sentiero. Poco più in là incrocio una coppia che mi chiede come fare a tornare a Meta. Non ho cartine ed è la prima volta che faccio questo itinerario ma dico loro che alla madonnina un cartello indica un sentiero per Meta. Continuo su una serie di traversi che mi fanno superare diversi colli (i Cantari) aggirandone ogni volta la cima a destra. Vedo un gruppetto poco davanti a me. Faccio una piccola deviazione per la cima Cantari dove c'è una strana statua (un angelo, un santo?) e poi proseguo sempre dietro al gruppetto che mi precede. Affronto una prima piccola discesa che con mio disappunto mi fa perdere quota e poi mi affaccio su un nuovo saliscendi stavolta molto più ripido ed impervio. Ho quasi raggiunto i ragazzi e li vedo impegnati sul Gendarme. Affronto, con qualche patema, i pochi passi di arrampicata e poi affronto l'ultimo traverso verso la cima dove giungo quasi contemporaneamente ai ragazzi. Mi fermo pochi minuti, faccio qualche foto, mi meraviglio per la vicinanza agli impianti di Campo Catino e poi inizio a scendere. Penso di nuovo con un po' di ansia al Gendarme ma poi la discesa si rivela veramente facile. Ora il problema è il mio piede sinistro affaticato. Chiamo mia moglie per ragguagliarla sulla mia posizione (loro sono appena arrivati alla macchina) e mi fermo praticamente solo alla fonte per bere. Intorno alle 16 sono alla macchina anche io. Sosta di nuovo a Filettino per una birra con patatine (gelato per mio figlio) e poi di nuovo verso casa.

martedì 24 giugno 2014

Sono di nuovo a Pordenone per lavoro insieme ad un collega tedesco. Ieri sera siamo tornati nello stesso posto per cenare per la quinta volta. Il posto si chiama Prosciutteria e per l'ennesima volta ci siamo trovati veramente bene. Il personale è cortese, disponibile ed affabile, la qualità dei piatti offerti è ottima e di tipo particolare (sono soprattutto affettati della zona famosa per il prosciutto San Daniele) ed i costi sicuramente onesti. Ieri sera scherzando ho chiesto se avevo diritto al premio fedeltà e alla fine della cena quando siamo andati a pagare l'abbiamo ricevuto! Due piccole bottiglie di grappa!

domenica 22 giugno 2014

Ritorno su questo blog dopo un'altra eternità per cercare di descrivere l'ultimo viaggio fatto in Russia a Mosca e Sanpietroburgo.