venerdì 17 dicembre 2021

Venerdi 17.12.2021

 Voglio tenere traccia di un sogno fatto stanotte. Ero in una specie di supermercato e a terra in un angolo del negozio ho visto un uccello nero, grande e con un lungo collo. L'uccello mi ha attaccato e spingeva il suo becco acuminato contro il mio petto. Ho chiesto aiuto a dir la verità molto debolmente e poi ho cercato di staccare il becco da me. Ci sono riuscito e sembrava quasi avessi staccato la testa dal collo perchè la vedevo separata. Poi mi sono reso conto che era ancora attaccata al collo ma che il collo stesso era parzialmente invisibile. 

 

lunedì 15 novembre 2021

 Viaggio Sardegna ottobre-novembre 2021

Ai due link seguenti ci sono tutte le foto fatte da me e dai compagni di  corso:
 
 

Venerdi 29 10 2021

Partenza da Civitavecchia in macchina. 


Sabato 30 10 2021

Sul caronte

Primo giorno a Caprera al corso iniziazione alla crociera. Che dire, lo spirito caprerino sembra esserci ancora come pure l’istruttore ingegnere filosofo che oggi pomeriggio ci ha spiegato con grande pazienza come armare e disarmare la barca. 

Domenica 31 10 2021

Secondo giorno al CVC. Il tempo non è dei migliori, c’è vento ma anche pioggia non appena mettiamo piede in barca. Usciamo con randa svedese e fiocco, ci esercitiamo, prendiamo tanta acqua e poi ci concediamo anche una piccola collisione in fase di ormeggio al gavitello! A pranzo scendiamo a terra e poi nel pomeriggio riusciamo ancora però senza pioggia. Prendiamo una mano di terzaroli e facciamo tante virate e strambate alternandoci al timone. La presa di gavitello al rientro va meglio della mattina anche se per le quelle di partenza ed arrivo risultano le manovre più complesse. Compro una salopette allo spaccio della scuola visto che quella che ho usato oggi è fradicia e non ho un ricambio. Andiamo a letto ed ancora cade qualche goccia! Speriamo bene per domani anche se le previsioni sembrano di nuovo non buone. 


Martedi 2 11 2021

Secondo e terzo giorno a Caprera: ieri poco vento e cielo ancora coperto. Abbiamo navigato molto poco e poi in serata ho iniziato il turno di comandata. Oggi invece prima giornata di sole pieno e vento sostenuto. In mattinata non siamo riusciti ad uscire ma nel pomeriggio ci siamo ripresi uscendo con il J80 che è veramente divertente!


Mercoledi 3 11 2021

Quarto giorno a Caprera. Inizio di giornata triste sotto una leggera pioggierellina. Quando siamo scesi al pontile però non pioveva più. Oggi abbiamo il privilegio di avere a bordo l il capoturno, pilota di aerei e vero appassionato di vela. Andiamo verso golfo Saline con condizioni di vento variabili ma che ci consentono di arrivare a dare fondo in tempo per il pranzo che per la prima volta facciamo a bordo. Ripartiamo poi cambiando istruttore e tornando alla base con una serie infinita di strambate. Dovremmo anche esercitarci a prendere il gavitello ma riusciamo a fare solo un paio di tentativi ma poi rientriamo al molo. 



Venerdi 5 11 2021

Quinto e sesto giorno a Caprera. Ieri disavventure varie per avere alzato la randa con un cursore storto e conseguente recupero dell’errore in navigazione. Abbiamo circumnavigato l’isola di Santo Stefano e pranzato a punta Fico. Oggi purtroppo tempo non bello con pioggia nel pomeriggio. Vari giri dentro porto Palma con pranzo alla cala dei due mari. Gli istruttori hanno cercato di farci ripetere a turno le manovre principali alternandoci al timone ed alle manovre a randa e fiocco. Abbiamo anche preso due mani di terzaroli ma siamo stati gli unici! Il corso è ormai finito, domani mattina avremo il giudizio finale. È stata una esperienza molto significativa sia dal punto di vista velistico che forse soprattutto umano. Ho trovato tanta professionalità e passione negli istrutttori che sono tutti volontari e tanti spunti, riflessioni, risate e chiacchiere con tutti gli allievi. Spero di poterci tornare prima possibile per proseguire il cammino didattico! 


Domenica 7 11 2021

Ieri ho lasciato il corso di Caprera dopo il giudizio finale che è stato di idoneità e che quindi mi permetterà di frequentare i corsi più avanzati. Oggi ho invece perlustrato in macchina e a piedi quasi tutta Caprera. Al mattino sono tornato al centro velico per salutare i miei compagni che stanno proseguendo col corso C2. Poi sono andato verso punta Rossa ed ho visitato le fortificazioni. Tornando indietro mi sono fermato alla spiaggia del relitto ed ho fatto il bagno. Il cielo nel frattempo si è schiarito ed è uscito un bel sole caldo. Poi sono andato nella parte nord dell’isola visitando altre fortificazioni e scendendo a piedi verso cala Crucitto e cala Napoletana dove ancora ho fatto il bagno. Poi nel rientrare alla macchina mi sono beccato un bel temporale. In serata decido di sfruttare la lavanderia pubblica e faccio una lavatrice di tutto quello che ho!


 

Lunedi 8 11 2021

Stagnali
Giorno dedicato a perlustrare La Maddalena. Prima però faccio un salto a Stagnali, l'unico punto abitato di Caprera dove c'è un museo con persone dentro ma no visitabile ed un porticciolo dall'acqua straordinariamente limpida. Decido di fare un giro in senso orario scendendo di nuovo a tuttel le calette che incontro lungo il percorso. Alla prima (cala Francese) trovo ancora della grandine evidentemente caduta ieri durante il grosso temporale che mi sono beccato a Caprera. Faccio il bagno molto lungo alla spiaggia Monti d' a' Rena e poi mangio qualcosa in macchina. Tornato in città aspetto l'apertura dei negozi per comprare un taccuino e la settimana enigmistica. Poi lascio l'isola per raggiungere Santa Teresa dove mi accoglie un soprendente hotel (Canne al vento dal titolo di un'opera di Elsa Morante). Ceno nel bar accanto gestito dal figlio del proprietario dell'hotel con un piatto di pasta.


Spiaggia Monti d'a' Rena

Martedi 9 11 2021 

Tempio Pausania
Mi alzo alle 8, faccio una bella colazione salato + dolce. Poi a piedi giro per Santa  Teresa visitando (c'è il sole ed un forte vento da nord-est) il centroe punta Falcone dove c'è una torre ed uno splendido affaccio verso le Bocche di Bonifacio. C'è anche una bellissima spiaggia. Scendo verso il porto, mi fermo a prendere un caffè. La nave per Bonifacio è ferma in porto e mi dicon che non partirà. Giro tutto il porto turistico con grande attenzione alle barche a vela specie le poche più ridotte di lunghezza. Parlo al telefono sia con Carlo Romano che Giuseppe Panicali (barca Rimar) di vela. Poi faccio la spesa per il pranzo all'Eurospin sopra il porto e parto verso Tempo Pausania. Mi fermo ad una grande spiaggia (La Liccia) dove ci sono dei surfisti da onda e faccio il bagno. Il risucchio delle onde che tornano indietro è impressionante! Poi mi fermo a pranzare in macchina. Arrivo a Tempio Pausania e proseguo per l'Agnata, la tenuta dove ha vissuto Fabrizio De Andrè che però trovo chiusa da un cancello. Proseguo sulla stradina che diventa bianca. Arrivo ad una chiesetta (San Bachisio) e poi proseguo sempre su strada bianca a tratti impegnativa per ripidità e fondo sconnesso. Mi fermo quindi a Tempio per vedere il centro e piazza Faber. Prendo un caffè e poi riparto per Santa Teresa. Mi fermo ad Isola Rossa e ad un paio di spiagge. Ormai è buio e piove. Arrivo in albergo poco dopo le 20 e 30. Mangio in camera. 
Santa Teresa

 Mercoledi 10 11 2021

Capo Testa
Oggi ho iniziato le mie peregrinazioni da capo Testa facendo il giro del capo a piedi avventurandomi sulle rocce seguito da un gruppetto di polacchi forse ciurma di una barca di qualche facoltoso. Poi sono tornato ancora sulla litoranea e stavolta mi sono fermato a fare il bagno alla spiaggia di Monti Russu. Poi sono sceso a quella di cala Sarraina dove ho trovato addirittura un camper e dove ho pranzato al sacco. Bella sosta a Castelsardo con il castello sulla rocca, la visita ad un piccolo museo delle tradizioni locali e l’immancabile visita al porto turistico sempre a caccia di barche a vela.
Castelsardo 


 

Sabato 13 11 2021 

Cala d'Oliva
Senza quasi accorgermene ho trascorso altri tre giorni in Sardegna! 😄 Giovedì a Porto Torres ho dapprima cercato di capire che possibilità avevo di andare all’Asinara. In città l’unica possibilità era il traghetto in partenza il giorno dopo. Mi sono quindi diretto in macchina a Stintino per capire se ci fosse qualche possibilità da lì ma tutti gli operatori erano ormai chiusi. Ho visitato comunque il paese ed in particolare i due porti turistici. Ho proseguito poi per la spiaggia La Pelosa dove ho trovato un certo affollamento! 🤣 C’erano due ragazze con la muta che hanno messo in acqua due sup e poi facevano esercizi di yoga in mezzo al mare! Sono quindi ripartito in macchina cercando di fare un giro il più ampio possibile e sono rimasto colpito dalle case costruite sul promontorio dopo la spiaggia utilizzando come materiale esterno la roccia tipica del posto che le rende in qualche modo integrate nel paesaggio. Mi fermo acnhe alla spiaggia delle saline ingombra di alghe dove trovo una signora col cane ed un ragazzo in viaggio con la bici ed una chitarra che poi incontrerò altre volte lungo la strada. Mi fermo anche a Ezzi Munno dove faccio il bagno. Mi sono diretto poi verso Argentiera con l’illusione di pranzare lì. È un vecchio centro minerario chiuso nel 1963 con un piccolo museo che racconta la sua storia e tante rovine ed edifici abbandonati. Qua e là affiora qualche progetto di riqualifica ma sono solo gocce nell’oceano purtroppo! Ho ripreso il cammino puntando verso capo Caccia, ho fatto una piccola deviazione verso il lago Baratz dove ho percorso di nuovo una sterrata e poi mi sono fermato al Porticciolo dove c’è una delle tanti torri di avvistamento, una bellissima caletta ed un promontorio di roccia rossa. Nella caletta c’erano due sub che poi sono risaliti alla loro macchina ed avevano catturato un polpo. Sono infine arrivato a capo Caccia dove sono sceso alla caletta dalla quale partono le barche per la grotta di Nettuno e poi mi sono affacciato alle famose scale che scendono sempre alla grotta: erano chiuse però per le condizioni del mare. Mi rifermo alla caletta da dove partono le barche per la grotta e raggiungo a piedi una torre di avvistamento. Ritorno verso Porto Torres passando per l'albergo di Alghero che nel frattempo ho prenotato (L'Alma di Alghero). Poi torno in albergo sotto la pioggia. Mi faccio una doccia, mi riposo un'oretta e poi vado a mangiare una pizza da Babbai, un bel posto trovato su internet. Venerdì mattina sono andato direttamente alla biglietteria Delcomar per prendere il biglietto per l’Asinara. L’impiegata mi chiede se ho da mangiare e bere perché sull’isola non ci sono più posti di ristorazione aperti e mi chiede anche se voglio affittare una e-bike. La ringrazio ma purtroppo la bici non è disponibile. Mi sbrigo quindi a comprare qualcosa per il pranzo e parto alle 8 e 30. Nel saloncino passeggeri ci sono degli operai, alcune guardie del parco ed una signora anonima. Poi esco per seguire le manovre di partenza. Il mare è calmo e sembra non esserci vento. Passo quasi tutto il tempo fuori. Attracchiamo a cala Reale poco prima delle 10. Sbarco ed iniizio a camminare verso cala d'Oliva che dovrebbe essere a circa 7 km. Inizia a piovere e purtroppo non smetterà quasi mai! Tiro fuori l'ombrello. Il percorso è sulla strada cementata che attraversa tutta l’isola. Faccio molte foto alle rovine delle vecchie strutture carcerarie, al paesaggio ed agli asinelli bianchi. Arrivo alla cala alle 12, mangio qualcosa riparandomi sotto un pergolato e poi perlustro il centro. Durante il cammino sono stato superato da due camioncini, uno si è fermato poco dopo avermi superato, è scesa una persona che sul ciglio raccoglie qualcosa da terra: funghi! Mentre sono alla cala passano un paio di fuoristrada dei carabinieri. Sta continuando a piovere ma mi muovo per dare un'occhiata al centro. Alla foresteria che in passato ha ospitato Falcone e Borsellino ai tempi del maxi processo incontro una guardia del parco con la quale avevo scambiato qualche parola in traghetto. Mi offre un clementino dell’Asinara che è veramente molto buono! Mi dice che stanno ristrutturando la foresteria per farla diventare una sede del parco. Poi mi incammino di nuovo verso l’approdo del traghetto. A metà strada la pioggia cessa ed esce anche un po' di sole. Riesco a fare un bagno in una bella caletta a punta Trabuccato approfittando della pausa della pioggia. A cala Reale visito il centro scoprendo un sentiero tematico attrezzato per i non vedenti. Ritorno al pontile quando il traghetto è a pochi minuti di distanza, l'acqua sottovento al pontile è bellissima, calma e trasparente e fa venire voglia di un bagno. Riprendo il traghetto e poi da Porto Torres vado ad Alghero (aereoporto Fertilia) a prendere mia moglie che sta arrivando in aereo. L'aereo è atterrato in anticipo ed appena entrato nella sala arrivi vedo Ernesta che esce. Grande abbraccio e poi in macchina verso il nostro albergo. Ceniamo in centro al ristorante Lepanto convenzionato con l'albergo. Prendiamo gli spaghetti all'algherese con vongole, olive e pomodorini. E siamo finalmente arrivati ad oggi. Questa mattina abbiamo visitato Alghero finalmente in una giornata di sole pieno. Poi abbiamo raggiunto Bosa percorrendo la splendida litoranea ed abbiamo visitato il paese rimanendo meravigliati per la sua particolare bellezza! Abbiamo poi cominciato il rientro verso Roma spostandoci a Santa Teresa di Gallura.
Panorama da Bosa




Lunedi 15 11 2021

Ieri è stato l'ultimo giorno delle mie due settimane in Sardegna out of season. Con mia moglie ho rivisitato velocemente Santa Teresa dove ho soggiornato di nuovo all'hotel Canne al vento, albergo veramente al di sopra della media per tanti motivi: l'arredamento molto curato, le stanze spaziose, la estrema cortesia e disponibiltà del personale ed non ultimo il fatto che a colazione puoi prenderti un cappuccino vero fatto con LaCimbali invece di quelli falsi fatti con le macchinette automatiche che ormai imperversano dappertutto. Ci siamo affacciati alle bocche di Bonifacio con una visibilità notevole grazie alla pioggia ed al vento dei giorni precedenti. Siamo scesi al porto e poi risaliti in paese gustandoci una volta di più la solitudine che si trova di questo periodo un po' in tutta l'isola. Siamo quindi andati a capo Testa dove non sono riuscito a trattenermi da fare un bagno nella spiaggia di levante. Il mare in assenza di vento e comunque ridossato si era trasformato in un lago. Abbiamo fatto poi un giro a Santa Reparata dove accanto a veri e propri obbrobri ci sono anche villettine che vergognandosi anche solo di esserci cercano di nascondersi tra le rocce e la macchia mediterranea. Qui c'è anche un resto di speculazione mancata con uno scheletro di villette a schiera non completate ed ormai abbandonate. Ora ci poniamo solo l'obiettivo di raggiungere Olbia rimanendo il più possibile vicino alla costa. Scendiamo alla spiagga La Marmorata dove cogliamo un forte contrasto tra la bellezza della spiaggia e del mare e l'enorme costruzione che troneggia alle nostra spalle: è un villaggio turistico anche carino ma che da tanto l'dea dell'alveare. Proseguiamo scendendo ancora verso il mare in corrispondenza di Val d'Erica dove raggiungiamo la spiaggia La Licciola. Passeggiamo tra sabbia, scogli e villette a due passi dal mare ed io faccio un altro bagno in una piccola spiaggetta. Ci fermiamo poi a Palau per pranzo da Gian Piero molto vicino al porto. Abbiamo preso dei calamaretti in umido e spaghettoni alle vongole molto buoni ed equilibrati. Era l'ultimo giorno di apertura per loro! Di queste chiusure ne abbiamo discusso anche con l'albergatore a Santa Teresa, pparlando di possibilità di alungare la stagione perchè la Sardegna è bellissima anche fuori dall'estate; loro chiudono solo a gennaio. Il tempo è peggiorato e durante il nostro pranzo ha piovuto. Cerchiamo di raggiungere capo d'Orso ma l'ultimo tratto di strada sembra chiuso e non ce la sentiamo di andare a piedi. Ci dirigiamo invece verso il golfo di Saline dove ho dato fondo una volta durante il corso di vela per la pausa pranzo. Anche qui l'acqua è stupenda, calmissima e limpidissima: ultimo bagno con rischio pioggia da un momento all'altro! Si sta facendo buio e pensiamo quindi di andare a Porto Cervo che almeno speriamo di trovare se non viva almeno illuminata. Giriamo con la macchina e poi facciamo due passi alla marina dove troviamo lo yacth Sarafsa di proprietà di Re Abdullah di Giordania, poveraccio ha solo 82 metri di barca chissà come farà a girarsi. Poi adempiamo ad una promessa fatta a nostro figlio Giacomo e cerchiamo un supermercato dove prendere pane carasau e pecorino. Troviamo un Conad molto ben fornito alla periferia di Olbia dove una commessa gentilissima alla fine ci convince a prendere lì la nostra cena a base di zuppa alla gallurese. Facciamo due passi nella parte più centrale di Olbia dove ci meravigliamo della mancanza di posti che in qualche modo rappresentino l'isola ed i suoi abitanti. Siamo all'imbarco alle 21 e di nuovo ci infilano in fondo alla nave da dove domani usciremo quasi per ultimi! Assisto alla partenza che qui però è molto semplice: la nave molla le cime di ormeggio e parte dritto per dritto. La mattina dopo invece assisto ad una manovra da brivido nel porto di Civitavecchia dove facendo marcia indietro la nave sfiora letteralmente una nave da crociera ormeggiata!
Santa Teresa



lunedì 26 luglio 2021

Crociera barca a vela luglio 2021 

A questo link ci sono tutte le foto fatte in crociera.

 

17.07.2021 Partenza da Nettuno per una settimana in barca a vela verso Tropea. Le condizioni del mare ci consigliano di partire domani mattina alle prime luci dell’alba. Intanto abbiamo fatto la spesa per la cambusa, ci siamo sistemati nelle cabine ed abbiamo riempito i due serbatoi di acqua. La nostra barca si chiama Calliope ed è una Beneteau Cyclades 43.4.

18.07.2021 Primo giorno di navigazione da Nettuno a Sant’Angelo di Ischia. Partenza poco dopo le sei alle prime luci dell’alba. Navigazione prevalente a motore con onda lunga per quasi tutto il viaggio. Abbiamo tentato anche la navigazione a vela ma il poco vento e l’obiettivo di raggiungere Ischia ci hanno riportato a quella a motore. Sono stato al timone nel tratto in cui abbiamo doppiato il Circeo. In vista di Ischia abbiamo rallentato perché era in atto un temporale proprio sull’isola. Abbiamo ormeggiato in rada davanti Sant’Angelo, fatto il bagno e poi sbarcato con due viaggi sul tender. Abbiamo integrato la spesa nel piccolo supermarket del paese e poi mangiato una pizza. 


19.07.2021 Seconda tappa della crociera da Nettuno a Tropea. Abbiamo lasciato Ischia dirigendoci sempre a motore verso Capri. Le donne stufe di stare in barca si fanno il bagno facendosi trainare! Raggiungiamo Capri in un tripudio di yacht uno più grande e lussuoso dell’altro. Buttiamo l’ancora a ridosso dei faraglioni e facciamo il bagno visitando una grotta ed arrivando ad una piccola spiaggetta di sassi. Ripartiamo verso la costiera amalfitana e decidiamo di puntare a Positano. Rallentiamo di nuovo per evitare un temporale e poi issiamo le vele ed arriviamo a Positano con un bel vento e la barca sbandata! Attracchiamo ad una boa e scendiamo a terra per un giro del paese e per un cocktail da Murat! Ceniamo a bordo con una ottima carbonara cucinata da Sandro e poi ascoltiamo musica fino a tarda notte! 


20.07.2021 Terza tappa Nettuno-Tropea da Positano ad Acciaroli. Lasciamo Positano poco dopo le 7. E’ la seconda notte che passo fuori invece che in cabina approfittando delle condizioni estive senza particolare umidità. Oggi attraversiamo il golfo di Salerno doppiando punta Licosa. Navighiamo a motore in assenza quasi completa di vento e con mare molto calmo. Riproviamo il bagno al traino sfruttando stavolta la scotta del fiocco. Prepariamo un aperitivo a metà mattinata e poi ci fermiamo in una caletta subito dopo punta dell’Ogliastro per pranzo gustando pasta con zucchine e pancetta sempre preparata da Sandro che si sta rivelando un vero mago in cucina. Dopo pranzo non mi sento bene e scendo per passare un paio di ore in cabina con un crescente mal di testa. Quando risalgo siamo appena ripartiti e nel giro di un’ora siamo ad Acciaroli dove ormeggiamo in porto e ceniamo a terra.



21.07.2021 Quarta tappa crociera in barca a vela Nettuno-Tropea. Abbiamo deciso di godere appieno delle possibilità che ci offre Acciaroli e quindi poco dopo le 8 e 30 ci dirigiamo al bar Meeting per fare colazione. Qualcuno sceglie brioche e gelato mentre io prendo un cappuccino ed una pasta particolare con crema ed amarena. Tornati in barca io approfitto per farmi la barba mentre alcuno volenterosi danno una bella pulita alla coperta che ne aveva veramente bisogno! Poi partiamo diretti a capo Palinuro. Aiutandosi con il portolano cerchiamo di riconoscere i luoghi a terra che stiamo oltrepassando. Riconosciamo quindi Pioppi e Marina di Ascea. Davanti Pioppi troviamo un due alberi veramente imponente chiamato Italia e sembra sia dedicato alla assistenza ai disabili fisici, psichici e sociali. Gli facciamo un giro intorno (è lungo più di 60 metri!) e salutiamo le persone che vediamo a bordo. Proseguiamo puntando più decisi verso capo Palinuro ammirando da lontano la piccola Rocca dove sorgeva la città di Velia ora occupata da una torre medioevale. Diamo fondo a ridosso della grotta azzurra di capo Palinuro. Mangiamo qualcosa e poi mettiamo in acqua il tender e visitiamo la grotta che per via di una uscita subacquea assume una colorazione proprio azzurra per via della luce che arriva dall’esterno. Ripartiamo per doppiare il capo e mi metto al timone per un lungo tratto. Poi raggiungiamo baia degli Infreschi dove ci ormeggiamo ad una boa e facciamo il bagno riusando il tender per esplorare la baia ed accorgerci che in una grotta l’acqua ha diverse fasce di temperatura probabilmente dovute a sorgenti di acqua. Discutiamo a lungo se rimanere nella baia per la notte o proseguire per Scario secondo il nostro piano originale. Alla fine vince Scario. La navigazione lungo il tratto di costa per il paese risulta molto suggestiva ed affascinante: la costa è selvaggia, il mare calmissimo, il sole è calato e già la luna è bella nitida in cielo ed infine una leggera brezza colpisce la barca. Mangiamo da ‘U Zefiru’ e poi passeggiamo per il paese che è piccolo e raccolto. Torniamo alla barca e leggiamo alcune poesie e piccoli brani prima di andare tutti a dormire.


22.07.2021 Quinta tappa del viaggio Nettuno-Tropea. Lasciamo Scario verso le 8 e ci dirigiamo alla fine verso Cetraro con l’intenzione di fare comunque una sosta a metà giornata. Navighiamo lungo la costa che ora è sicuramente meno interessante punteggiata da case e spiagge in continuazione con la ferrovia che corre lungo il mare. Proviamo ad andare a vela ed io di nuovo torno al timone. Ci fermiamo all’isola di Cirella dove preparo una frittata di cipolla e zucchine per pranzo insieme ad una insalata. Non siamo molto riparati e la barca rolla con grande intensità. Ripartiamo continuando ad essere paralleli alla costa. Arriviamo poco dopo le 19 al porto di Cetraro dove ci ormeggiamo appena fuori davanti ad una spiaggia ma un minimo riparati dal lungo molo. Alcuni di noi vanno a terra con il tender per acquisti per la cena mentre io approfitto per fare una lunga nuotata. Arrivando abbiamo avvistato parecchie meduse ma nel tratto a nuoto non ne incontro nessuna. Preparo un sugo semplice per la pasta (ribattezzato sugo gne gne gne da Claudia Casadei!). Sandro prepara delle salsicce comprate dal macellaio del porto e poi dopo cena ci spostiamo a prua per mangiare dei dolci sempre comprati a terra. L’atmosfera è molto conviviale e
spensierata e di sicuro non si direbbe che quasi tutti ci siamo conosciuti solo qualche giorno fa! Il nostro skipper decide quindi di partire in notturna per la nostra meta che è capo Vaticano. Salpiamo l’ancora intorno a mezzanotte e mezza e facciamo rotta per 184 gradi. Stabiliamo dei turni per coprire tutta la nottata. Proviamo anche a navigare a vela ma non c’è molto vento e torniamo a motore.


23.07.2021 La navigazione notturna per me si conclude con il turno 4-6 quando assistiamo allo spettacolo maestoso dell’alba. Riposo in cabina fino alle 9 e poi torno su in pozzetto. Navighiamo più vicini alla costa, riproviamo il bagno al traino stavolta usando un parabordo legato alla scotta del fiocco ed arriviamo a doppiare capo Vaticano intorno alle 10. Ci fermiamo a ridosso di una spiaggia su un fondo sabbbioso e facciamo il bagno. C’è un corrente molto forte che ci fa allontanare velocemente dalla barca. Pranziamo consumando le ultime salsicce rimaste (ideali per il clima). Ripartiamo per fare gasolio al porto di Tropea che ha un ingresso molto insabbiato. Poi cerchiamo un ultimo approdo per fare il bagno e lo troviamo sulla spiaggia di Tropea. Siamo proprio sotto la rupe sulla quale si trova la città e di fronte a noi da un’altra rocca ci sono dei ragazzi che si tuffano da altezze ragguardevoli. A nuoto arrivo proprio sotto la zona dei tuffi e poi ritorno indietro. Prendo il sole per asciugarmi e poi viene allestito un aperitivo prima di cena. Brindiamo con prosecco offerto dal nostro skipper e poi facciamo un giro per raccontare le nostre impressioni della crociera che sta per finire. Tutti sono positivi sull’esperienza appena fatta per la formula di travaersata, per l’esperienza di navigazione notturna e per la fortuna di aver trovato un gruppo che non ha avuto nessuna difficoltà a stare insieme. Spendiamo parole di apprezzamento unanime anche per il nostro skipper che ha saputo condurci con grande esperienza riuscendo anche a spendere del tempo per alcune lezionin sulla conduzione una barca a vela. Torniamo al porto per ormeggiarci definitivamente. Ci facciamo una doccia nei bagni del porto facciamo le doverose foto al tramonto e poi saliamo in paese per cenare. Una lunga scalinata ci porta al centro storico dove mangiamo in un locale di tipo street food prendendo dei cartocci di calamari e gamberi. Un ultimo drink in barca e poi tutti a letto.


domenica 23 maggio 2021

Sono tornato a casa dopo tre giorni passati in Toscana sul percorso dell'Eroica, un gara ciclistica che si svolge in buona parte su sterrato e che richiede per la partecipazione un equipaggiamento vintage.

A suo tempo ho raccolto l'invito di Andrea Gasparoni che aveva coinvolto anche altre due appassionati di bici che però all'ultimo momento hanno rinunciato. 

Partiamo venerdi mattina da Roma per Asciano dove parcheggiamo e partiamo per il giro. Io sono con la mia mtb equipaggiata con portapacchi e due borse laterali. Andrea invece ha una bici più stradale ed un solo zainetto! Stimo in 20-25 kg la differenza tra me e lui corporatura compresa. 

Attacchiamo subito uno sterrrato ostico con rampe belle toste. Dopo circa 12 km  lasciamo lo sterrato per l'asfalto dove scambiamo qualche chiacchiera con un milanese che ha una sola borsa laterale e che sta facendo un giro con base ad Asciano. Ci fermiamo per uno spuntino veloce a Castelnuovo Berardenga dove una coppia di ciclisti ci chiede qualche informazione. Ci stacchiamo dall'Eroica per una devizione che ci porta al castello di Brolio dove mangiamo un panino davanti al Barone Ricasoli. Poi saliamo al castello di Brolio per una strada meravigliosa. Riprendiamo in discesa su sterrato l'Eroica e quasi alla fine mi accorgo di aver bucato la ruota anteriore. Aspettiamo che il lattice faccia effetto e poi ripartiamo. Continuano i saliscendi ed arriviamo a Siena in albergo (Il Giardino) intorno alle 16. Ci sistemiamo e poi usciamo per una passeggiata al centro e ceniamo al Papei. In piazza del Campo si è radunata una piccola folla per commemorare un fantino defunto. 

Sabato mi sveglio prestissimo (come anche il giorno prima a Roma, prima delle 5) e faccio fatica a riprendere un po' di sonno. Facciamo colazione in una sala che ha una splendida vista sulla città. Partiamo in bici intorno alle 9 con un tempo incerto (a colazione cadeva qualche goccia). Torniamo in bici a piazza del Campo per fare qualche foto e veniamo sgridati dai vigili perchè la piazza è pedonale. Usciamo dalla piazza ed iniziamo il percorso odierno che ci condurrà a Montalcino percorrendo la francigena. Incontriamo un paio di coppie a piedi e poi poco dopo Eroica e francigena si separano. Oggi c'è più passaggio di moto sul nostro percorso. Seguiamo la Cassia per qualche km sbagliando anche strada un paio di volte ed alla fine riusciamo a metterci sul percorso giusto. Ci fermiamo a Radi per un succo di frutta. Ci sono molti motociclisti in sosta. Attraversiamo quindi una zona molto poco antropizzata. Come ieri i saliscendi sono continui come pure l'alternarsi di asfalto e sterrato. Ci fermiamo a visitare Murlo, piccolissimo borgo che però sembra disabitato. Ripartiamo e dopo pochi km mi accorgo di aver dimenticato a Murlo lo zainetto. Torno indietro rifacendo di nuovo lo strappetto duretto che porta al borgo. Iniziamo quindi una sterrata che ci porterà a ridosso di Montalcino. Costeggiamo inizialmente un campo da golf e poi affrontiamo una lunga salita veramente impegnativa. Io la faccio quasi tutta con il 30X50! Finito lo sterrato abbiamo ancora salita in asfalto fino alla discesa finale sull'abitato. Mangiamo un tagliere di salumi e formaggi e due calici di rosso di Montalcino. C'è un vento forte che del resto ci ha accompagnato per tutta la giornata. Ci sistemiamo in albergo (Il Giglio) che è in pieno centro. L'albergo è austero ma molto curato. Vediamo l'arrivo della tappa del giro sullo Zoncolan  e poi Usciamo per una passeggiata per il centro e poi ceniamo in albergo con Brunello e piatti molto buoni ed originali. Riusciamo ancora per due passi e poi andiamo a letto.

Partiamo prima delle 9 salendo alla rocca per le foto di rito. Una lunga discesa su asfalto ci porta al primo sterrato. Il percorso di oggi sembra meno duro dei due giorni precedenti. Ci fermiamo alla villa Casona dove i gestori ci invitano ad affacciarci su una piccola aia che si apre su uno spettacolare scorcio delle colline toscane. Attraversiamo di nuovo zone molto poco popolate e ci fermiamo quando raggiungiamo Lucignano D'Asso dove nel negozio di alimentari prendiamo due succhi di frutta. Mentre ripartiamo arriva un piccolo gruppetto di ciclisti. Raggiungiamo quindi Buonconvento dove attraversiamo il centro e poi seguendo la nostra traccia abbandoniamo il tracciato ufficiale dell'Eroica. In questo tratto troviamo anche uno sterrato molto più accidendato di quello percorso finora. Siamo ormai vicini alla meta e poco dopo le 13 chiudiamo il giro ad Asciano. Ci cambiamo e mangiamo un piatto di pasta in centro. Ripartiamo in macchina e siamo a Roma poco dopo le 17. 

Una esperienza veramente piena che era da tanto che volevo fare dopo che per anni avevo ammirato ed invidiato i ciclisti in viaggio che incontravo lungo le strade. Questa volta quello con le borse ero io!