Viaggio Russia 2015




Prenotazioni
Pianificazione
Partenza
Venerdi 26 giugno
Sabato 27 giugno
Domenica 28 giugno
Lunedi 29 giugno
Martedi 30 giugno
Mercoledi 1 luglio
Giovedi 2 luglio
Venerdi 3 luglio
Sabato 4 luglio
Domenica 5 luglio



La prenotazione dei voli



Anche quest'anno i punti mille miglia ci concedono solo una meta vicino all'Italia. Ad inizio 2015, a poochissimi giorni dalla scadenza della offerta dell'American Express, abbiamo chiamato Alitalia per prenotare i voli per Mosca. Ci siamo informati sulle date limite di fine scuola per i nostri due figli ed abbiamo deciso di partire a scuola appena terminata e di stare qualche giorno in più rispetto alla vacanza dello scorso anno. Partiremo giovedi 25 giugno e torneremo domenica 5 luglio.


La pianificazione del viaggio



Dopo i biglietti per il volo dobbiamo procedere ad un minimo di pianificazione del viaggio. Innanzitutto dobbiamo decidere quanti giorni dedicare a Mosca e quanti a San Pietroburgo. Vorremmo privilegiare San Pietroburgo ma alla fine decidiamo per un numero pari di notti nelle due città: faremo quindi 4 notti a Mosca, poi ci sposteremo a San Pietroburgo dove staremo cinque notti ed infine passeremo l'ultima notte a Mosca. Per quanto riguarda invece le sistemazioni dopo aver fatto qualche verifica con gli alberghi decidiamo di affidarci ad airbnb. Scegliamo un albergo, hotel Akvarel per l'ultima notte a Mosca perchè l'appartamento delle prime notti non è disponibile. Come fatto l'anno scorso scegliamo il treno per spostarci da Mosca a San Pietroburgo con partenza per entrambe le città alle 13 e 40 direttamente sul sito delle ferrovie russe. L'unica cosa che trascuriamo è la ricerca di spettacoli a teatro (opera o balletto) sia a Mosca che a San Pietroburgo che invece avrebbe reso più facile la partecipazione ad uno di questi eventi e che poi ci ha costretto a recarci presso i teatri e vedere all'ultimo momento cosa era disponibile. Abbiamo quindi proceduto anche alla richiesta del visto necessario per entrare in Russia affidandoci di nuovo ad una agenzia a Roma compilando solo dei questionari prima sul sito del consolato russo. L'agenzia alla quale ci siamo rivolti è la Italconcept che fra l'altro è nella stessa via del consolato. Il costo è stato di circa 160 euro a persona!



Partenza giovedi 25 giugno


Mi alzo alle 6 per preparare le ultime cose. Sistemo la Musa in garage, mi faccio la barba e poi sveglio Giacomo e Leonardo. Alle 8, puntuali, siamo in strada dove ci aspetta sorridente come al solito Diego, il nostro autista di fiducia per accompagnarci in aereoporto. Alle 8 e 20 siamo già a Fiumicino. Abbiamo un attimo di sconcerto perchè vediamo file enormi ai banchi dell'accettazione e perchè non vediamo il nostro volo nella lista di quelli in partenza. Chiediamo al personale Alitalia e veniamo dirottati a dei banchi dove non c'è nessuno. Rimaniamo però un po' male per l'assegnazione dei posti: siamo sparpagliati per tutto l'aereo! Purtroppo non mi sono ricordato di fare l'assegnazione da casa e quella stabilita al momento della prenotazione è stata persa probabilmente perchè è cambiato il tipo di aereo. Passiamo quindi i controlli e ci fermiamo al primo bar in cima alla scala mobile con caffè Illy! Ci avviamo quindi verso il nostro gate che è nel terminal H che non ho mai utilizzato (scoprirò poi che è un terminal temporaneo conseguenza dell'incendio che ha distrutto il T3). Cerchiamo di acquistare dei rubli ma nel primo posto dove chiediamo non ne hanno. Il nostro percorso verso il gate è articolato: alla fine degli imbarchi B dobbiamo prendere una navetta che ci porta al terminal H che non è altro che un grosso capannone ultra affollato. Cerco di nuovo di acquistare rubli e riesco a prenderne 3000. Arriviamo poi all'aereo con una seconda navetta. Io ho un posto davanti vicino al finestrino, Leo un po' più indietro ed Ernesta e Giacomo sono in ultima fila! Io chiacchieroun po' con le mie vicine di posto: una professoressa universitaria di Roma (Medicina) alla quale presto la mia felpa perchè sente freddo ed un ragazza Armena che vive a Mosca e che ha un fidanzato di Palermo. Arriviamo a Mosca con tempo decente in ritardo di circa 1/2 ora sull'orario previsto. Impieghiamo molto tempo per passare il controllo passaporti. Intanto scambio e-mail ed sms con Stas, il nostro padrone di casa. Usciamo dall'aereoporto infastiditi da una marea di persone che ci chiedono se vogliamo un taxi. Una volta fuori aspettiamo solo pochi minuti ed arriva il "nostro" autista. Ha una guida molto spericolata e "maleducata" molto simile alla nostra! Capiamo solo che ha fretta. Intanto che andiamo ci dice che nel suo appartamento non si può fumare e che se qualcuno ci chiede chi siamo dobbiamo rispondere che siamo amici suoi ospiti. Dopo un bel po'di traffico intenso arriviamo alla casa. L'ingresso è in un cortile interno di una traversa di una delle ciroconvallazioni della città a 10 corsie. Il portone di ferro che mi ricorda case americane si apre con un codice e l'appartamento è al pianterreno rialzato. Corrisponde perfettamente alla descrizione su internet con qualche particolare da migliorare ma va benissimo così.  


Sistemiamo i bagagli, facciamo una spesa per la cena e per la colazione e quindi ceniamo in casa. La cucina mi sembra perfetta a parte la fornitura di pentole tutte uguali e un po' andate. C'è un tostapane, forno a microonde, lavatrice e lavastoviglie! Usciamo quindi diretti a piedi alla piazza Rossa. Attraversiamo una zona residenziale molto gradevole con un parco e con laghetto con molti giovani seduti o a passeggio. Poi incontriamo diversi locali, alcuni ci sembra di alto livello almeno a giudicare dalle auto parcheggiate fuori (anche una Rolls Royce). Passiamo davanti al caffe Pushkin ed approfittiamo per prenotare la cena di domani. Proseguiamo quindi verso il centro dove però troviamo la sgradevole sorpresa di trovare la piazza Rossa interdetta al pubblico.  All'interno si intravedono degli stands e dei palchi evidentemente predisposti per qualche evento. Verifichiamo tutti gli accessi ma non c'è niente da fare. Torniamo verso casa con la metro sbagliando prima direzione e poi strada a piedi. Ci salva il navigatore che ci riporta a destinazione giusta. Tutti a letto verso mezzanotte.


Venerdi 26 giugno

Indugiamo a letto e ci alziamo solo dopo le dieci! Esco per comprare del pane per la colazione e per preparare dei panini. Usciamo alle 11 passate. Con la metro torniamo alla piazza Rossa. Stavolta si può entrare con una piccola fila perchè bisogna passare dei varchi dove controllano borse e zaini. Il mausoleo di Lenin è chiuso e quindi andiamo a visitare San Basilio. Poi passiamo al milite ignoto e ci fermiamo nei giardini di Alessandro per mangiare i panini preparati a casa. Su insistenza di Leo andiamo poi ai magazzini GUM che in realtà ora sono un vero e proprio centro commerciale con negozi di lusso e non. Ci sono esposte molte biciclette ma non capisco quale sia il motivo. Ernesta ed io ci sediamo per prendere un caffè Illy e poi ci dirigiamo a casa per riposarci un po' prima di uscire per la cena. Rientrando facciamo di nuovo un po' di spesa per la colazione di domani. Ci riposiamo, ci facciamo una doccia ed alle 19 usciamo per andare a cenare al cafè Pushkin. Ci sistemano nell'angolo opposto al tavolo che avevamo occupato l'anno scorso distanti dalla scala che porta al ristorante di lusso. Facciamo un po' di fatica ad ordinare perchè il cameriere deve assegnare le portate ai commensali. Vediamo passare molte persone davanti al nostro tavolo che si dirigono verso una sala interna ed io ipotizzo che si tratti di una cena di lavoro e che potrebbe esserci la persona che ho conosciuto in aereo. Ed infatti di lì a pochi minuti ci passa accanto e la saluto. Prendiamo tre antipasti: funghi per me, cannelloni con carne per Giacomo e carpaccio di pesce per Leo ed Ernesta. Poi pelmeni per tutti tranne Leo che prende dell'agnello. Prendiamo anche un bicchiere di champagne per Leo ed uno di vodka (Beluga) per me. Quindi passiamo ai dolci prendendo 3 millefoglie ed un cafè pushkin per me (tortino glassato al cioccolato con dentro frutta e altro... molto buono!). Passeggiamo poi verso l'Arbat seguendo la circonvallazione e poi con un largo giro torniamo verso casa prendendo anche qualche goccia di pioggia.  




Sabato 27 giugno

Cerchiamo di alzarci prima ma non riusciamo prim delle 9. Il tempo è brutto e piove. Facciamo colazione e poi usciamo diretti al museo Pushkin dove arriviamo alle 11 e 30 notando che apre alle 11. Visitiamo la parte dedicata alla pittura del 19-esimo e 20-esimo secolo con Picasso, Matisse, Cezanne, De Chirico, Guttuso ecc. Prendiamo le audioguide in italiano ma non ascoltiamo tutti i commenti. Mangiamo quindi qualcosa nel cafè del menu facendo fatica ad ordinare (indichiamo i piatti su un menu su una lavagna). E poi aspettiamo parecchio tempo i piatti ordinati. Io prendo una omelette che mi viene servita in una terrina con dentro pomodori e patate. Visitiamo quindi la chiesa di Cristo Salvatore e poi andiamo al Bolshoi. Cerchiamo di prendere dei biglietti ma non riusciamo per il costo eccessivo almeno per noi (120 euro a persona per un balletto). Passiamo poi nella via con tutti negozi di lusso (con i negozi di Bentley e Ferrari-Maserati uno sopra all'altro). Cerchiamo anche di visitare il museo del politecnico ma l'intero edificio è in completa ristrutturazione. Torniamo verso casa facendo una spesa. Dormiamo fino all'ora di cena poi ci facciamo della pasta con il tonno ed infine rimaniamo a casa senza più la forza di riuscire. 




Domenica 28 giugno

Di nuovo cerchiamo di non alzarci troppo tardi! Mettiamo un po' di vestiti a lavare e dopo aver steso usciamo diretti alla piazza Rossa. Il tempo è ancora brutto ma non piove. Ci mettiamo in coda per il mausoleo di Lenin in mezzo ad una marea di asiatici (cinesi?) che ci passano in continuazione davanti con o senza scuse di riunirsi al loro gruppo che è più avanti. Dopo circa mezz'ora riusciamo comunque a visitare il mausoleo e le tombe circostanti. Vediamo la tomba di Stalin ma non riusciamo a trovare quella di John Reed. La visita all'interno è molto veloce: il viso sembra finto mentre le mani danno una impressione forte di realtà. Ci dirigiamo quindi verso il Cremlino dove in fila alla cassa scambiamo qualche parola con due signore italiane che hanno le nostre stesse difficoltà per la lingua e per la scrittura. Ernesta entra gratis, solo io pago il prezzo pieno mentre Giacomo e Leo hanno un prezzo ridotto. Superiamo i controlli ed entriamo. Non ci sono le guardie alla torre di ingresso perchè è in restauro. Andiamo abbastanza veloci all'armeria dove prendiamo le audioguide in italiano. Le sale sono molto affollate da diversi gruppi con guide al seguito. Seguo l'audioguida fino a che non la cedo a Leo perchè la sua è scarica. Usciti dall'armeria visitiamo anche il fondo diamantifero che è concentrato in due sole sale. E' una mostra di diamanti e gioielli molto preziosi. Usciamo sotto qualche goccia di pioggia. Visitiamo velocemente le chiese e poi usciamo dal Cremlino. Pranziamo in un Mac Donald affollatissimo e poi decidiamo di andare al museo dei cosmonauti perchè Giacomo ha espresso il desiderio di vederlo. Prendiamo tre metro e l'ultima ci porta decisamente in periferia. Il museo è sotto una enorme rampa simbolica alta circa 100 metri con un cima un razzo. Il museo è sicuramente datato ma interessante con diverse postazioni che hanno anche una descrizione in inglese. Lasciamo il museo per visitare le stazioni della metro più interessanti che sono situate lungo l'anello. Ci fermiamo a casa e poi andiamo a mangiare pizza in una catena denominata "Il Patio". Ci stupisce un tagliere di formaggi ben presentato che ordiniamo come antipasto. Usciamo alle 23 passate e decidiamo di tornare a casa.   




Lunedi 29 giugno

Per l'ennesima volta cerchiamo di alzarci presto invano! Facciamo colazione come al solito, poi prepariamo i bagagli ed usciamo. Vista l'ora ci limitiamo ad una passeggiata sul boulevard con l'aiuola verde al centro che è relativamente vicino alla nostra abitazione. Visitiamo il monastero di San Pietro un posto molto suggestivo che non ti aspetti in mezzo alle case della città con diversi edifici e chiese. Torniamo a casa e Stas (il nostro padroine di casa) è puntualissimo. Ci incamminiamo quindi verso la stazione con la metro. Arriviamo senza intoppi quasi un'ora prima della partenza del treno. Ci imbattiamo in una enorme comitiva di italiani che sta prendendo lo stesso nostro treno. Il viaggio trascorre veloce tra lettura della guida di Sanpietroburgo, qualche sonnellino ed il pranzo con un panino preparato a casa. Arriviamo puntuali e ci scontriamo subito con la folla di Sanpietroburgo. Sbaglio strada a piedi poi però recupero e con un po' di fatica ariviamo davanti a quello che crediamo sia la nostra casa (la numerazione delle strade non è proprio precisa ed univoca). Chiamo al telefono Vladimir che ci deve accogliere e che scende dopo pochi minuti. E' molto sbrigativo e non parla inglese. Prendiamo possesso dell'appartamento che è molto grande con tre camere da letto e due bagni ed un'enorme soggiorno. Ernesta ed io scendiamo a fare un po' di spesa a due passi da casa in supermarket un po' piccolino. Ci prepariamo quindi la cena (patate lesse e formaggio!) e poi usciamo per un primo giro al centro. Arriviamo a piedi alla cattedrale di Kazan poi nella piazza delle arti, la chiesa della resurrezione e quindi nella grande piazza davanti all'Hermitage. Torniamo a casa sempre a piedi poco dopo mezzanotte. 




Martedi 30 giugno

Ci alziamo con calma e decidiamo di andare subito al teatro Mariinsky per vedere se si possono prendere dei biglietti. Al teatro vecchio scegliamo di vedere un'opera lirica, il "Borsi Godunov" del giorno dopo (circa 36 euro a persona). Passiamo poi al teatro nuovo e dopo un po' di riflessioni decidiamo di comprare i biglietti per il balletto "Le Corsaire" di giovedi. A piedi poi ci dirigiamo verso l'isola con la zona universitaria. Inizialmente rimaniamo un po' delusi ma poi approdiamo in una zona pedonale ricca di gente e di locali. Ci fermiamo ad un cafè "self service" con cibo russo dove è possibile prendere ciò che si vuole da una serie di banconi. Io prendo una zuppa, delle verdure e delle specie di polpette. Dopo il pranzo torniamo a casa sempre a piedi facendo un lungo tragitto. Per cena ci cuciniamo della pasta condita con un sugo pronto Barilla. Dopo cena usciamo nuovamente perchè vogliamo fare un giro in battello. Lo prendiamo al ponte consigliato dalla nostra guida. Iniziamo il giro alle 10 e 45 e risulta vermanete carino fatto a quest'ora. C'è ancoora molta luminosità ed inizialmente percorriamo lo stesso canale che avevamo appena fatto a piedi per giungere all'imbarco. Poi giriamo verso il teatro Mariinsky ed infine usciamo sulla Neva passando letteralmente sotto all'Hermitage.     




Mercoledi 1 luglio

Oggi andiamo alla fortezza di san Pietro e Paolo con la metro. Visitiamo prima la fortezza e quando stiamo avvicinandoci alla cattedrale vediamo un ladro che scappa inseguito inutilmente e senza nessuna guardia che sia presente per fermarlo. Facciamo i biglietti e visitiamo prima la cattedrale dove scambiamo in fila qualche battuta con una coppia madre e figlio italiana. Poi visitiamo le prigioni che hanno prima ospitato gli oppositori al regime degli zar e poi i membri del regime zarista. Ascoltiamo anche lo sparo dei cannoni alle 12 in punto. Leo vuole quindi mangiare e ci fermiamo da Burger King appena fuori dalla forteza dove io però mi rifiuto di toccare cibo! Poi passeggiamo lungo uno dei viali dell'isola (consigliato dalla guida) dove troviamo molti bei palazzi e locali. Torniamo a casa in metro, ci riposiamo e poi andiamo a vedere l'opera lunga (4 ore) ma molto interessante anche per i ragazzi che resistono al di là di ogni previsione. Tornati a casa ceniamo con pasta col tonno e poi andiamo a letto.




Giovedi 2 luglio

Oggi è il giorno dell'Hermitage. Arriviamo nella piazza e ci accorgiamo di una fila apocalittica per entrare: la fila si snoda lunghissima per quasi tutta la piazza. Cerchiamo di capire meglio ed entriamo nel cortile di ingresso. Nel cortile ci accorgiamo di una fila molto più corta, che inizia nel cortile stesso. Non ci sembra che abbia nessuna restrizione particolare e ci mettiamo in fila condividendo lo sconcerto della enorme differenza tra le due file con delle donne russe. In circa mezz'ora entriamo e capiamo anche la grande affluenza parlando prima di metterci in fila con altri italiani che ci dicono che oggi si entra gratis! Dentro la folla è cospicua con i soliti grupponi di persone in crociera e con tante persone intente solo a fare foto senza nemmeno rendrersi conto di dove sono e cosa fotografano. Noi cerchiamo di seguire l'itinerario veloce proposto dalla nostra guida che tocca i punti principali del museo e che non considera del tutto intere sezioni. Ritorniamo quindi a casa per un riposino prima della serata a teatro per il balletto "Le Corsaire". Andiamo a teatro rimanendo forse un po' delusi dello spettacolo e ceniamo di nuovo con patate e formaggio.




Venerdi 3 luglio

Oggi giro delle chiese ovvero delle cattedrali di Sanpietroburgo. Iniziamo dalla cattedrale di Kazan dove colpisce sempre la fila di fedeli per l'immagine della madonna. Usciti ci fermiamo nei giardini di fianco alla chiesa a mangiare qualcosa. Ci sono degli emarginati e la polizia che li sta allontanando. Giacomo da delle briciole di pane da amngiare a degli uccellini che alla fine salgono sulla sua mano per prenderle. Andiamo quindi verso la chiesa della resurrezione e ci prendiamo un caffè espresso presso uno dei mini-bar ricavati nel parte posteriore di furgoncini. Visitiamo quindi la chiesa. Prendiamo delle audioguide per Giacomo e Leo. Io esco prima degli altri perchè c'è troppa confusione ed aspetto seduto fuori. Prendiamo una coca-cola ad un chioschetto fuori della chiesa e poi andiamo a fare un giro nei giardini presso la chiesa. Prendo un cono gelato al pistacchio ed andiamo verso San Isacco. Arriviamo ad appena un'ora dalla chiusura e dobbiamo scegliere se visitare l'interno od il colonnato  cioè la parte esterna che permette di arrivare più in alto possibile. Scegliamo l'interno. Anche qui la folla è notevole. Giriamo un po' all'interno e poi usciamo. Torniamo verso casa dopo aver fatto un po' di spesa per il giorno dopo. Usciamo poi per andare a cena da Zoom, un caffè che abbiamo già visto passandoci davanti varie volte e che viene consigliato dalla nostra guida e che è raggiungibile a piedi dal nostro appartamento. Dobbiamo aspettare un po' per poterci sedere e nel frattempo Leo ed io prendiamo qualcosa da bere: io un "cider" (kvas?) e Leo una birra torbida. In breve ci chiamano per il tavolo. Ordiniamo un sacco di roba ad una ragazzina che ogni tanto ha uno sguardo di riprovazione verso crediamo la nostra ingordigia. Zuppa di pesce per me, omelette per Leo, pancake di patate per Ernesta come antipasto e poi veal stroganoff per me, hamburger per Leo e polpette per Giacomo. Dopo cena ci affacciamo nuovamente sulla piazza del palazzo e poi andiamo a casa.





Sabato 4 luglio

La solita storia: vogliamo alzarci presto ma poi finiamo per uscire dopo le 10 e 30. Andiamo con la metro all'isola con il Luna Park. Facciamo un breve giro per il parco e poi saliamo sulla ruota panoramica e quindi torniamo indietro. Lasciamo l'appartamento ed arriviamo con un certo affanno al treno. Il viaggio è piacevole tra letture ormai tardive di guida e qualche sonnellino. A Mosca perdiamo un po' di tempo per trovare l'ingresso alla metro girovagando intorno alla stazione. Ancora più tempo impieghiamo per individuare l'albergo che è in una via piena zeppa di negozi di lusso. Alla fine ci accorgiamo di un cartello in mezzo alla strada (che è pedonale) che indica l'albergo in un piccolo cortile a fianco della strada. Usciamo per andare a vedere la Strelka dove ceniamo in un ristorante italiano! Dopo le 22 torniamo in albergo. Ci stupisce la zona a ridosso del Bolscio, riservata ai pedoni e piena di gente e di locali. 




Domenica 5 luglio

Dopo la colazione in albergo fatta separatamente (grandi prima e piccoli dopo) Ernesta ed io usciamo per fare l'ultimo giro di Mosca prima della partenza. Andiamo a visitare un monastero con la metro e rimaniamo stupiti da diversi gruppi di fedeli fuori dal monastero che sembrano tutti partecipare ad una sorta di catechesi all'aperto. Visitiamo velocemente il moanstero e poi tornianmo in albergo. La ragazza alla reception ci dice che dobbiamo partire alle 12 nonostante noi le facciamo notare che il nostro aereo parte quasi alle 17. Ci ha anche procurato un taxi che però si irvela una normale macchian (chissà, di qualche parente...) Morale della favola: arriviamo in aereoporto alle 12 e 30 e passiamo lì quindi quasi 4 ore in attesa di salire sul volo! 


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