Viaggio Russia 2014


Prenotazioni 
Pianificazione
Partenza sabato 14 giugno
Domenica 15 giugno
Lunedi 16 giugno

A questo link tutte le foto del viaggio.






La prenotazione dei voli



Quest'anno i punti mille miglia ci hanno concesso una meta più vicino all'Italia. Ad inizio 2014, in base ai punti accumulati, abbiamo guardato le mete possibili e la scelta è caduta su Mosca. Abbiamo telefonato all'Alitalia per prenotare a pochi giorni dalla scadenza dell'offerta del "companion ticket" che ci permette, grazie alla carta American Express, di prendere 2 biglietti con le miglia sufficienti per uno. Decidiamo un po' tutto al volo durante la telefonata scegliendo un periodo dopo la fine della scuola dei nostri figli e riducendo il soggiorno ad una sola settimana per contenere i costi. Partiremo sabato 14 giugno e torneremo il sabato successivo.



La pianificazione del viaggio



Seconda puntata del racconto del viaggio in Russia a giugno 2014.

Una volta presi i biglietti per il volo come fatto anche le altre volte ce la prendiamo comoda per quanto riguarda la pianificazione. Primo passo è comprare almeno una guida ed aspettiamo le giornate di sconti speciali alla libreria Arion. Compriamo una guida Lonely Planet di Mosca e successivamente, per seguire il consiglio del nostro amico Paolo che ci raccomanda caldamente di visitare anche San Pietroburgo, compriamo anche una guida del Touring Club che include sia Mosca che San Pietroburgo. In base ai consigli delle due guide prenotiamo quindi, tramite booking.com, i due alberghi a Mosca e San Pietroburgo facendo una scelta che esclude per diversi motivi i grandi alberghi (costo, spersonalizzazione ecc.) scegliendo lo Sverchkov 8 Hotel a Mosca e l'albergo Moika River Hotel a San Pietroburgo. Procediamo quindi, a meno di un mese dalla partenza, a prendere i biglietti per il treno veloce (circa 4 ore di viaggio) da Mosca A San Pietroburgo: decidiamo di partire da Mosca martedi mattina presto (ed io mi domanderò poi più volte perchè abbiamo fatto questa scelta che ci ha costretto ad una levataccia ed a saltare la colazione in albergo! Potevamo partire tranquillamente a metà giornata) e di tornare venerdi pomeriggio a Mosca. I biglietti li facciamo direttamente sul sito delle ferrovie russe pagando con carta di credito e stampando le "carte d'imbarco". Ultimo atto è stato la richiesta del visto necessario per entrare in Russia. Abbiamo provato dapprima a richiederlo tramite il consolato russo a Roma ed abbiamo anche preso appuntamento per fare la richiesta (sempre dal loro sito via internet) ma poi ci siamo un po' spaventati perchè non era chiaro quali documenti dovevamo presentare per ottenerlo. Seguendo quindi delle indicazioni trovate su dei forum ci siamo rivolti all'agenzia Italconcept che fra l'altro è nella stessa via del consolato. Abbiamo chiesto qualche rassicurazione ad un amico sposato con una ragazza russa e poi siamo andati. Il costo (circa 300 euro per due visti) è sicuramente più alto di quello che avremmo speso con il consolato ma in questo modo con due viaggi dall'altra parte di Roma (noi abitiamo all'EUR e l'agenzia è sulla Nomentana) abbiamo risolto anche questo punto.


Partenza sabato 14 giugno


Lasciamo casa poco dopo le 12 e 30 accompagnati all'aereoporto dal nostro amico Diego di professione ncc (noleggio con conducente). Scendiamo al T1 e ci mettiamo in fila al check-in abbastanza affollato (c'è un folto gruppo di persone "mature" che va a Bucarest). Poco dopo però la fila diminuisce parecchio perchè il gruppo viene tutto dirottato ad un altro banco. Passiamo quindi il controllo bagagli e poi ci fermiamo a cambiare degli euro in rubli. Ero convinto che si potesse fare solo in Russia ma evidentemente sbagliavo. Mangiamo lungo la strada verso il gate dopo aver passato il controllo passaporti. Pranzo normale, un po' caro. Mia moglie si ferma a comprare dei cosmetici nell'area duty free ed arriviamo al gate nell'area raggiungibile solo con il trenino che stanno già imbarcando. Convinti di essere ad un "finger" ci troviamo invece a scendere delle scalette verso la pista e quindi destinati ad un pullman. A metà scale ci fermiamo e rimaniamo così per più di dieci minuti! Infine saliamo sul pullman ed attraversiamo tutto l'aereoporto di nuovo per andare a prendere l'aereo praticamente davanti al teminal T1 nel quale avevamo fatto il check-in! Salito a bordo dico alla prima hostess "Complimenti per la procedura di imbarco" ma lei replica "Non siamo responsabili noi, è l'ADR (Aereoporti di Roma) che ha la responsabilità di tutte le procedure". Vabbe' ci sediamo con la promessa che ci faranno compilare un "feedback" durante il volo. Godiamo di una bellissima veduta della costa Jugoslava con decine di isole e poi la vista si fa meno interessante per un po' di nuvole e per le immense pianure che attraversiamo. Solo a ridosso di Mosca il panorama si fa di nuovo interessante con molti corsi d'acqua e laghi.

Atterriamo un po' in ritardo. Usciamo dall'aereoporto ed inizia la nostra odissea per trovare un taxi. Da subito ci si appiccica addosso un tizio che non ci mollerà praticamente più seguendo ogni nostro passo. Fuori non troviamo un parcheggio od una coda di taxi che sia riconoscibile. Rientriamo in aereoporto ed Ernesta contatta un banco con la scritta TAXI che però ci propone una corsa a 5000-6000 rubli cioè più di 100 euro. Io ho fatto una piccola ricerca prima di partire ed avevo trovato prezzi dai 1000 ai 1550 rubli. Riusciamo di
nuovo, parliamo con un tizio ed Ernesta gli propone 1000 rubli, lui ribatte che è troppo poco e che vuole 1500. Per noi va bene ma lui chiede di avere i soldi subito, Ernesta dice di no ed alla fine si convince e partiamo con un tizio un po' male arnese con una macchina ancora peggio di lui e con un tappeto che copre il sedile posteriore. Partiamo un po' perplessi ed arriviamo ad una barriera dove occorre pagare un pedaggio per uscire dall'aereoporto; il tassista si "appiccica" alla macchina davanti a noi e passa la barriera insieme a quella! Ci prende un pò di paura per quello che ci potrebbe accadere ma poi dopo credo un'ora di traffico infernale arriviamo a destinazione passando prima davanti alle mura del Cremlino. L'albergo è in una via tranquilla non molto distante dalla piazza Rossa. Entriamo in un cortile e poi nell'albergo che è in realtà un grande appartamento su due livelli con una decina di stanze con molti oggetti d'arredamento particolari e fuori dall'ordinario. Ci accoglie una ragazza che per fortuna parla inglese. Ci sistemiamo velocemente e poi chiediamo se è possibile arrivare a piedi alla piazza Rossa e se la zona è sicura. Lei ci guarda meravigliata e ci dice di si che ci vuole solo un quarto d'ora e che non ci sono pericoli! Ci incamminiamo e dopo qualche indecisione troviamo la strada giusta ed in poco tempo siamo sulla piazza Rossa. Incrociamo poco prima una sorta di serata di beneficienza con molte persone vestite in modo molto elegante. La serata è meravigliosa e l'arrivo sulla piazza Rossa fantasmagorico. Ci sono moltissime persone pur essendo mezzanotte ormai. Facciamo un giro della piazza, scattiamo qualche foto e torniamo in albergo a dormire.

Domenica 15 giugno

E' brutto tempo e piove. Ci alziamo tardi intorno alle dieci e scendiamo per fare colazione. La ragazza alla reception ci guida nel seminterrato dove c'è un locale tipo pub construmenti musicali appoggiati in un angolo e una console per dj.
Il ragazzo che ci deve preparare la colazione non parla inglese e quindi chiama in aiuto la ragagzza della reception. Con lei come interprete riusciamo ad ordinare uova, toast e caffè. Arrivano delle uova all'occhio di bue e un piattino di affettato non meglio identificato e formaggio a fettine. C'è solo un'altra coppia di persone mature con noi. Quando usciamo dall'albergo non piove più. Viste le condizioni del tempo abbiamo deciso di dedicare oggi ai musei e domani alla piazza Rossa ed al Cremlino. Andiamo quindi prima alla galleria Tretyakov. Alla metro (fermata di Kitay-Gorod) facciamo fatica a capire come funziona il tutto. Prendiamo due biglietti alla cassa (che in seguito scopriremo essere presenti in tutte le stazioni e praticamente sempre aperte durante l'orario di servizio). Mentre cerchiamo di capire quale treno dobbiamo prendere un ragazzo si ferma ed in buon inglese ci chiede se abbiamo bisogno di aiuto! E' molto gentile e ci accompagna fino alla nostra fermata d'arrivo e poi prosegue fino ad averci messo sulla strada giusta per il museo!
La galleria è molto interessante. Prendiamo una audioguida in italiano che prevede il commento delle opere principali. La galleria ospita quasi esclusivamente arte russa divisa tra dipinti dell'800 ed icone del 300-400. Finiamo la visita entrando in una chiesa ortodossa che ci appare molto diversa dalle nostre: non ci sono posti a sedere ma ci sono molte immagini sacre ognuna oggetto di venerazione da parte di qualche fedele e quasi tutte lle donne entrano con il capo coperto. Dopo aver chiesto informazioni sull'altro museo d'arte che vogliamo visitare ci spostiamo a piedi attraversando un ponte sulla Moscova dove troviamo "grappoli" di lucchetti come a ponte Milvio a Roma...
Rasentiamo il lato sud del Cremlino e siamo quindi al museo Pushkin.
Ci dirigiamo al complesso principale dove troviamo una bella fila! Mia moglie ipotizza che forse l'arte che a noi interessa (XVIII e XiX secolo europeo) non sia in questo edificio ma io non me la sento di spostarmi e perdere la posizione in fila. Ha comunque ragione lei e risuciremo a vedere la sezione europea solo quando torneremo a Mosca il sabato successivo. In una ventina di minuti riusciamo ad entrare ed abbiamo ancora difficoltà alla cassa per farci capire. Ernesta chiede se qualcuno della fila parla inglese ed alla fine un signore ci fa da mediatore. Il problema sono le mostre temporanee che devono essere pagate a parte. Scegliamo di includere anche una mostra temporanea sul Rinascimento italiano anche se poi vedremo ovviamente solo copie di sculture italiane! Appena entrati in una delle sale con la mostra sul Rinascimento ci fermiamo ad ascoltare un concerto di musica classica. Dapprima ascoltiamo un clavicembalo e poi due ragazze con violino. Visitiamo poi il museo velocemente (abbbiamo solo meno di due ore). Usciti dal museo cerchiamo un ristorante georgiano suggerito dallae guide e che dovrebbe anche essere in zona. Camminiamo un bel po' seguendo la numerazione delle strade russe che non comprendiamo del tutto ed arrivati all'indirizzo segnalato troviamo un ristorante con un altro nome, di alto livello e con tanto di buttafuori ed una Ferrari parcheggiata davanti! Decidiamo di cercare altrove ed imboocchiamo per caso una delle strade che la guida indica come meritevole di visita per i palazzi che vi sono. Ci imbattiamo in un caffè che ci sembra accogliente ed anche abbastanza frequentato.
Entriamo, diamo un'occhiata ai piatti esposti e poi Ernesta chiede se qualcuno parla ingelese. Ci fanno arrivare un ragazzo dal retro e con il suo aiuto cerchiamo di prendere qualcosa. Io prendo una zuppa che ho visto scegliere da altri tavoli e poi prendiamo delle specie di calzoni ripieni. Non lo sappiamo ancora ma sarà la nostra cena più economica e forse anche quella più russa (meno di 1000 rubli cioè tra 20 e 30 euro in due). Continuiamo a percorrere la via segnalata dalla guida e in metro torniamo in albergo. Siamo in stanza prima delle 22.



Lunedi 16 giugno

Cerchiamo di svegliarci prima ma riesco ad alzarmi solo alle 8. Doccia nel nostro meraviglioso bagno (con il rubinetto del lavandino che serve anche la vasca!) e poi colazione simile a ieri anche se oggi nel seminterrato c'è una ragazza e facciamo fatica a comunicarle cosa vogliamo. Stavolta ci servono delle omelette. Prima di lasciare l'albergo cerchiamo di capire se c'è qualche possibilità di assistere ad un concerto od un balletto chiedendo sia alla ragazza alla reception sia facendo delle ricerche su internet dalle postazioni disponibili ma senza esito. Cerchiamo di capire anche da quale stazione dobbiamo partire domani e in quale stazione arriveremo a San Pietroburgo. Usciamo alla fine verso le 11 dirigendoci a piedi verso la piazza Rossa. Il mausoleo di Lenin oggi è chiuso e quindi proseguiamo verso l'entrata del Cremlino. Ci fermiamo qualche minuto davanti a quello che a noi sembra il monumento al milite ignoto; c'è una piccola file di donne che a turno depongono dei fiori sulla tomba. E' una scena molto commovente! Di nuovo con qualche incomprensione sempre dovuta all'inglese facciamo i biglietti per il Cremlino scegliendo di visitare l'armeria ma non il "tesoro diamantifero" (Mia moglie entra gratis grazie alla tessera ICOM).
Superiamo tra sciami di turisti asiatici i controlli all'ingresso e ci dirigiamo subito verso l'Armeria visto che il nostro "slot" di visita inizia alle 12 e manca ormai poco. Prendiamo un'audioguida in italiano ed iniziamo il giro. C'è molta gente e molte visite guidate in varie lingue. Io mi accodo qualche volta a quelle in inglese. Sono in mostra oggetti di valore accummulati dagli zar nel corso dei secoli. C'è anche una sezione dedicata alle armature ed alle armi. Molti sono doni fatti dalle varie corti europee agli zar. Una sala è dedicata alle carrozze ed ascolto da una guida in inglese che alcune di esse non sono mai state usate perchè troppo pesanti o troppo basse rispetto alla sede stradale considerando lo stato delle strade del tempo. Usciamo dall'Armeria e visitiamo tutte le chiese che si affacciano sulla stessa bellissima piazza.
In tutte troviamo dei depliant in iteliano che spiegano abbastanza bene e con il gisuto grado di dettaglio le caratteristiche delle chiesa. Visitiamo anche un piccolo museo dedicato a ritrovamenti di oggetti e gioielli molto particolari ritrovati durante alcuni scavi archeologici. Visitiamo anche il palazzo dei Patriarchi e poi usciamo dal Cremlino. Costeggiamo i giardini di Alessandro e poi andiamo a visitare la chiesa di San Basilio.
La parte a pianterreno della chiesa è un po' una delusione ma poi saliamo al primo piano e scopriamo che la vera chiesa (in realtà sono nove chiese) è là sopra! Troviamo un quartetto di tenori (credo) che stanno cantando inni sacri a cappella! Ci spostiamo di poco per andare a vedere un'altra chiesa ortodossa soffocata da palazzi moderni ma la troviamo chiusa.
Cerchiamo poi un posto per mangiare nella via pedonale che parte dalla piazza Rossa La guida ci segnala un posto chiamato "Che" dove si mangia tex-mex ma non riusciamo a trovarlo. Alla fine ceniamo in un posto anonimo in una traversa della strada pedonale e poi cerchiamo di rifarci in una boulangerie dove prendiamo un dolce ed un caffè. Giriamo ancora un po' per vedere il Bolscioi e l'hotel Metropol e poi torniamo in albergo. Per miracolo trovo una persona che parla inglese in albergo e ne approfitto per chiedere conferma sulla stazione di partenza del treno per San Pietroburgo e per prenotare un taxi che ci porti alla stazione visto che il treno parte alle 7!


Martedi 17 giugno

Sveglia alle 5! Siamo pronti molto prima delle 6! Prendiamo il taxi che già ci aspetta e in una decina di minuti siamo alla stazione. C'è un gran via vai di gente. Troviamo facilmente il binario dopo aver passato dei controlli bagagli dove io stavo lasciando lo zainetto con dentro il passaporto! Arriviamo al binario mentre il treno sta arrivando.

Ci controllano i biglietti e saliamo. Il treno è del tutto simile ai nostri freccia rossa e italo. Partiamo in perfetto orario e e ci concediamo un lungo sonno. Io poi cerco di leggere le guide di San Pietroburgo e di guardare il paesaggio anche se piuttosto monotono (pianura, zone paludose, qualche città qualche strano agglomerato urbano). Arriviamo a San Pietroburgo con un paio di minuto di anticipo. Cerchiamo la metro, consultiamo la mappa e facciamo i biglietti che qui sono gettoni come erano una volta a New York. E' solo una fermata! Scendiamo e ci troviamo sulla prospettiva Nevski di fronte alla chiesa con un grande colonnato.

Ci dirigiamo verso l'albergo e scopriamo che è quasi all'angolo con la prospettiva. E' al secondo piano di un palazzo sulla Mojka. Facciamo il checkin pagando circa 21000 rubli. La stanza è molto piccola e si fa fatica a passare dall'altro lato del letto! Usciamo quasi subito, percorriamo la prospettiva verso l'ammiragliato e ci fermiamo a mangiare qualcosa in un caffè. Visitiamo la chiesa di San Isacco salendo (io solo!) in alto intorno alla cupola.

C'è un vento gelido che il sole mitiga solo a tratti! Ci spostiamo poi verso la Neva e all'Hermitage dove sostiamo un po' nel cortile. Torniamo poi in albergo un po' infastiditi dal freddo.

Alla fine dormiamo più di due ore ed usciamo alle 20 e 30 per la cena puntando al ristorante Idiot che la guida dice essere vegetariano. Ci arriviamo dopo una lunga passeggiata lungo la Mojka. E' un bel posto accogliente con vecchi mobili, poltrone e divani. Non è più vegetariano! All'inizio è quasi vuoto ma poi la nostra saletta si riempie. La cameriera è spigliata e parla un buon inglese. Mangiamo, crediamo alla russa. Spendiamo circa 2000 rubli . Torniamo per la stessa strada in albergo. Io cerco di fare anche la gita in barca ma Ernesta è stanca! Sono le 11 passate e c'è ancora luce!

Mercoledi 18 giugno

In base alle previsioni oggi dovrebbe essere bello e domani meno quindi decidiamo di visitare oggi ancora la città e domani l'Hermitage. Ci alziamo con calma e facciamo colazione alle 9 e 30. Ci sembra ci siano solo russi e la colazione, nonostante le apparenze non è male: ci sono delle cose calde (frittata, salsicce, patate) ed anche formaggi, affettati più un po' di dolci. Faccio il pieno ed Ernesta conserva due dolcetti per la giornata. Usciamo (sempre freddo e vento!) e ci dirigiamo ancora verso l'Hermitage e poi verso la passeggiata consigliata dalla guida verso il giardino d'estate. Ci fermiamo un po' al palazzo di marmo indecisi se visitarlo o meno (ci sono dei Picasso!) ma poi proseguiamo. Sostiamo ancora su una panchina al campo di marte e più avanti anche nel giardino d'estate dove osserviamo quelle che crediamo scolaresche intorno alla status di Krylov, uno scrittore di fiabe.

Ci colpiscono alcune ragazzine per il modo di vestire insieme modesto e fuori dall'ordinario al quale siamo abituati. Incontriamo anche diversi sposi che evidentemente vengon qui per delle foto. Costeggiamo la Fontanka (canale della Neva) dove c'è una draga al lavoro. Facciamo un bel tratto di strada lungo un altro canale con molto vento verso la chiesa della Resurrezione, molto particolare con tante cupole che ricordano San Basilio a Mosca.

La chiesa però è chiusa!
Ci spostiamo in un altra via lungo un canale pedonale con molta gente e visitiamo la piazza dove si affaccia il museo russo. Qui in un teatro non meglio identificato (dovrebbe essere il Michajlovskij) prendiamo due biglietti per un balletto per il giorno dopo (Don Chisciotte) per 6000 rubli. Facciamo il giro della piazza cercando un caffè letterario che non troviamo e poi andiamo verso la prospettiva Nevskij. Qui ci fermiamo ad un negozio di libri segnalato dalla guida che ha anche libri in italiano su Pietroburgo molto belli (intorno ai 1000 rubli). Visitiamo quindi la cattedrale di Kazan' molto scenografica con un grande colonnato all'esterno e ci colpisce la fila di persone dentro la chiesa in attesa di avvicinarsi all'icona della madonna di Kazan'. Usciamo e ci fermiamo ad un tavolino di un chiosco, compriamo acqua (70 rubli) e mangiamo i dolcetti. Proseguiamo lungo la Nevskij visitando una chiesa cattolica (Santa Caterina) ed una armena in restauro con dei grandi ponteggi di legno. Poco più avanti chiediamo informazioni per una gita sul battello con spiegazione in inglese. Ci dicono che c'è alle 18 e 30. Ci fermiamo quindi in un caffè per un te ed un dolcetto (711 rubli) e poi ci imbarchiamo (1300 rubli).

Fa freddino ma ci sistemiamo lo stesso fuori utilizzando delle coperte. La guida parla un ottimo inglese ma l'audio è disturbato e facciamo fatica afino all'albergo.  sentire bene. Arriviamo fino oltre l'ammiragliato sulla Neva avendo quindi la possibilità di ammirare tutta la parte centrale della città compreso le due isole di fronte all'Hermitage. Scendiamo dalla barca e visitiamo la piazza lungo la Nevskij con un teatro e ci allunghiamo per vedere la via Rossi dedicata al napoletano Carlo Rossi molto attivo qui nella costruzione e ristrutturazione della città nel corso del XVIII secolo. Cerchiamo quindi un ristorante georgiano suggerito dalla guida e non lontano dal nostro imbarco lungo la Fontanka e lo troviamo! L'ambiente è carino. Ordiniamo io un flan ripieno di fomraggio e un piatto di carne ed Ernesta del salmone alla griglia. Usciamo e facciamo una passeggiata fino all'albergo.    
 
E' il giorno dell'Hermitage! Ci mettiamo in fila sotto la pioggia! In circa mezz'ora siamo dentro. C'è un affollamento pazzesco!

Possiamo lasciare le giacche ma non lo zaino al guardaroba. Abbiamo preso una visita guidata in inglese alle 13 e 45 e quindi cominciamo a fare un primo giro esplorativo guardando l'antico Egitto, i reperti romani (marchese Campana) e poi saliamo alla pittura italian del Rinascimento. Andiamo quindi all'appuntamento con la guida che da subito ci sembra un po' approssimativa anche se animata da buona volontà (Galina si chiama). Siamo in sei: una coppia di francesi, due tedeschi e noi. Vediamo le cose principali che in parte avevamo già visto! Dopo la visita ci fermiamo al caffè per un te ed un dolce e poi rivediamo le cose principali. (Leonardo Da Vinci, Raffaello, Giorgione, Canova). Stiamo per uscire quando leggo sulla guida della sezione dedicata alla pittura francese di XIX e XX secolo. Corriamo a vedere i Cezanne ed i Picasso di questa sezione (di Picasso ci sono due sale!). Torniamo in albergo per cambiarci ed andare a teatro. Il teatro è carino, con sedie singole con braccioli fissate al pavimento molto comode e con molto spazio tra una fila e l'altra.

Lo spettacolo è gradevole in tre atti. Uscendo incontriamo una coppia italiana di Milano con la quale scambiamo quattro chiacchiere. Fuori piove e con l'ombrello ci dirigiamo verso la strada che ci hano indicato in albergo per un posto dove cenare. Ci son molti locali di buon livello ed affollati! Alla fine scegliamo MEAT HEAD molto raffinato con musica dal vivo nella sala accanto alla nostra (al piano c'è un cantante che suona "Un'estate fa"!).

Prendiamo il beef strogonov mollto buono. Uscendo torniamo in albergo dopo esserci affacciati nella piazza dell'Hermitage.  
Cerchiamo di alzarci un po' più presto e siamo a colazione alle 9. C'è sempre una russa molto voluminosa a colazione (ne abbiamo avute due!). Lasciamo i bagagli in albergo e andiamo in metro verso la fortezza di san Pietro e Paolo. Il tempo è brutto ed a tratti piove.

Ci mettiamo in fila per vedere la chiesa sotto la pioggia. C'è una marea di gente. Dopo la chiesa cerchiamo di capire dov'è il cannone che spara alle 12. Siamo attratti da una folla che si raduna sotto un angolo dei bastioni. C'è una cerimonia militare e capiamo anche che i cannoni sono lì. Aspettiamo gli spari e subito dopo ci sono dei discorsi di militari. Capiamo che si tratta di promozioni di militari. Ci sono famiglie, mogli e fidanzate che assistono.

Molte ragazze sono vestite in modo molto elegante, almeno secondo loro! Facciamo un piccolissimo giro del giardino intorno alla fortezza e poi mangiamo una specie di calzone (30 rubli) e poi riprendiamo la metro per l'albergo. Ci fermiamo ad un caffè (insalata russa per Ernesta, strudel e te per me) e poi andiamo a prendere le valigie. Arriviamo al treno un po' affannati (mancano pochi minuti alla partenza). Stavolta il treno ha scompartimenti da 6 (ci sistemiamo insieme a 4 tedeschi). Dormiamo quasi tutto il viaggio. Arriviamo a Mosca con bel tempo ed in perfetto orario. Facciamo un po' fatica a trovare la metro giusta ma alla fine ci riusciamo aiutati da due ragazzi che ci spiegano come usare il biglietto con più corse. Ci fermiamo pochi minuti in albergo e poi andiamo a cenare al caffè Puskin molto caratteristico in una zona con altri locali di buon livello. Ci sono molte ragazze vestite a "festa". Prendiamo due antipasti (per me delle crepes/involtini con carne ed Ernesta una insalata con crostini e formaggio di capra.

E poi pelmeny per lei (una sorta di ravioli) e ancora carne per me con un piatto mlto pittoresco. Facciamo due passi fuori sul bel viale alberato con un grande giardino al centro e poi torniamo in albergo che è quasi l'una!

Sabato 21 giugno

Ci concediamo un po' più di sonno e ci alziamo poco dopo le 9. Facciamo colazione alle 10 facendo un po' di fatica per chiedere delle uova all'occhi di bue! Alla reception ci dicono che è meglio partire con un taxi alle 14 e 30. Decidiamo quindi di andare a vedere solo la pittura europoea del XIX e XX secolo al museo Puskin. Andiamo in metro ed il museo è a pochi passi dalla fermata. Entriamo ed anche se stiamo finendo i soldi prendiamo un'audioguida in italiano. Il museo è molto interessante con molti quadri di impressionisti e anche di pittori famosissimi (Picasso, De Chirico, Guttuso).

Torniamo in albergo per prendere il taxi che già ci aspetta. Un po' di panic lungo la strada perchè per un lungo tratto siamo quasi fermi ed il tassista prova inutilmente una scorciatoia. Arriviamo comunque con largo anticipo. Perdiamo un po' di tempo a trovare il check-in ed a passare il controllo passaporti. Poi ci fermiamo a bere qualcosa e mangiare un dolce nei pressi del gate. Ci imbarchiamo puntuali su un volo pieno di famiglie russe con bambini!



  
     


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