Viaggio New York 2010

Mercoledì 16 Giugno 2010

La vigilia purtroppo non è andata come avrei voluto perché troppo preso da impegni di lavoro. Comunque il giorno fatidico è arrivato. Sveglia alle 6 circa con le valigie una volta tanto pronte dalla sera prima. Colazione, doccia e poi giù dove ci aspetta Diego con la sua Mercedes nera fiammante. Siamo o almeno crediamo di essere in largo anticipo e Diego si informa per telefono di quale sia il nostro terminale di partenza. E' il T3 e lì ci lascia Diego alle 7 e 45 circa. Sull'autostrada un rallentamento per una macchina in fiamme ci aveva già provocato un po' di ansia. Arriviamo praticamente al nostro check-in praticamente vuoto ma qui abbiamo la prima sorpresa: il volo non è quello che abbiamo prenotato tramite Alitalia ma è un volo Delta e dobbiamo spostarci al nuovo terminale T5 con una navetta. Menomale che siamo partiti con largo anticipo! Al T5 passiamo un primo controllo solo di sicurezza e poi ci avviamo al vero e proprio check-in dove troviamo un tizio un po' irritante che alla fine ci assegna i posti che non volevamo e cioè la fila centrale da 4. Chiediamo di cambiare e dopo l'intervento di un altro impiegato abbiamo 4 posti lato finestrino (2+2) che volevamo. Passiamo quindi il controllo dei bagagli a mano dove Ernesta viene fermata per una verifica più accurata.
Prendiamo un'altra navetta che ci porta al terminale C, quello che normalmente si raggiunge tramite monorotaia. Cerchiamo il nostro gate e ci accorgiamo che l'orario di imbarco è stato anticipato.
Il tempo per un caffè  e ci mettiamo in fila. Saliamo quasi per primi ma l'aereo non è sicuramente pieno e non abbiamo problemi di spazio. Ci sistemiamo e partiamo alle 10 e 30. Il viaggio è tranquillo per lungo tempo ma uno strato bianco di nuvole ci impedisce di vedere sotto di noi.

Riusciamo a scorgere terra quando siamo sulla Francia e poi di nuovo solo al di là dell'oceano quando siamo sopra il Canada. Atterriamo con più di un'ora di anticipo ma poi passano più di due ore prima che riusciamo a passare la dogana. Prendiamo un taxi ed arriviamo in albergo verso le 16. Ci sistemiamo e poi andiamo prima verso FAO SCHWARTZ dove sostiamo a lungo nel negozio della Apple! Poi ci dirigiamo verso l'NBA Store sulla quinta dove facciamo i primi acquisti. Ceniamo poi con un trancio di pizza e qualche dolce di Magnolia e poi a letto.

Giovedi 17 giugno 2010

Durante la notte ha piovuto ma sembra di nuovo tornato il sereno. Ci alziamo e dopo aver chiesto qualche informazione ci dirigiamo ad un deli per la colazione. Con un po' di difficoltà ordiniamo (gli inservienti sembrano tutti messicani) uova, bacon e toast per tutti (+ due muffii giganti per Giacomo e Leo). C'è un'altra famiglia italiana ma il posto sembra un vero posto americano dove molti vengono a prendersi il pasto di metà giornata. Proseguiamo poi per Times Square dove facciamo altri acquisti da Billabong (Leo) e poi visitiamo Toysrus e M&M. Andiamo quindi a fare un sopralluogo al teatro dove andremo martedì e poi torniamo in albergo. Decidiamo quindi di prendere i biglietti per il giro di Harlem e ritorniamo poi verso Times Square. Chiediamo conferma al teatro dei nostri biglietti di martedì e poi prendiamo i biglietti per Harlem. Accanto c'è un MacDonald dove pranziamo. Anche questo è affollato di locali e di personaggi tipicamente americani. Dopo pranzo fatichiamo un po' per prendere le tessere per la metro e poi la prendiamo per andare al museo di Storia Naturale. Qui decidiamo di comprare il city pass e di tornare domani. Facciamo quindi un lungo giro per Central Park toccando anche i Dakota Apartments dove abitava John Lennon. Ceniamo da Sara Beth's, un posticino gradevole accanto al Plaza. Poi torniamo in albergo per vedere la finale NBA ma ci addormentiamo tutti presto!

Venerdi 18 giugno 2010

Ci dirigiamo di nuovo verso il deli intenzionati ad essere più ragionevoli ma ci facciamo prendere la mano dai pancakes e spendiamo quasi 50 $. Torniamo in albergo per lavarci i denti e poi prendiamo la metro per il museo di storia naturale dove passeremo gran parte del giorno. Vediamo prima lo spettacolo al planetario che parla dell'importanza delle stelle e del sole per la nascita ed evoluzione di tutto l'universo. Poi Ernesta segue una visita guidata in inglese mentre noi girovaghiamo. Il museo è enorme pieno di scolaresche e di spunti. Ci ritroviamo con Ernesta e decidiamo di mangiare qualcosa nel cafè interno per insistenza di Giacomo. Vediamo poi la sezione dedicata ai dinosauri e poi andiamo via. Fuori fa molto caldo. Visitiamo un paio di negozi segnalati dalla guida e poi prendiamo la metro per Bryant Park. Ci fermiamo un po' nel parco molto frequentato e poi andiamo a piedi verso l'Empire State Building. Troviamo una steak house proprio sotto al palazzo dove ceniamo in mod da avvicinarci al tramonto. Saliamo poi in cima, senza fila, dove sostiamo parecchio in attesa del tramonto. Quando poi stiamo per scendere Leo ed io decidiamo di salire al 102-esimo piano (altri 30 $) Lo spettacolo che si gode da là sopra comunque vale la pena e la piattaforma dove eravamo prima sembra infinitamente più in basso. Scendiamo poi tutti, facciamo scorta di acqua e poi torniamo in metro in albergo.

Sabato 19 giugno 2010

Colazione al solito deli (32$) un po' più leggera degli altri giorni. Prendiamo la metro per Washington Square dove faccio fatica ad orizzontarmi e sbaglio strada un paio di volte. Un americano mi chiede: "Need direction'" e mi aiuta ad orizzontarmi. Ci fermiamo prima ad un court dove giocano a basket dei ragazzi intorno ai 15-16 anni e guarda caso sono tutti neri. Proseguiamo per andare a Bryant Park dove alle 12 dovrebbe esserci una specie di parade. Ci fermiamo a Washington Square dove ci sono dei bambini che praticamente stanno facendo il bagno nella fontana al centro della piazza. Attraversiamo poi un mercatino di strada e poi passiamo accanto a delle vecchie scuderie. Proseguiamo prendendo la 5th che parte proprio da Washington Square. Arriviamo nei pressi di Union Square dove visitiamo solamente il negozio-ristorante tutto dedicato alla cioccolata dove prendiamo un tortino che poi Giacomo e Leo mangiano in piazza. Riprendiamo il cammino facendo una deviazione per Gramercy Park, zona residenziale di lusso con parco privato. Arriviamo quindi a Madison Square dopo aver incrociato anche un piccolo negozio di "Records" con tantissimi dischi di vinile. A Madison Square ci fermiamo davanti al Flat Iron, cioè davanti al palazzo fatto a spigolo ed io osservo la fila lunghissima che si è formata davanti ad un chiosco che vende hamburger e hot dog. Il chiosco è ShakeShack. A questo punto decidiamo di prendere la metro per andare al Guggenheim dove sostiamo a lungo guardando prima la mostra temporanea (video e foto) e poi quella permanente con audioguida in italiano. Bellissimo un quadro di Van Gogh sulla montagna. Uscendo riattraversiamo Central Park per andare a vedere ballare il tango sotto la statua di Shakespeare. Il parco è pieno di sportivi (a piedi, in bici, con i pattini) e ci fermiamo a sentire una specie di concerto in un anfiteatro e poi ascoltiamo anche un gruppo di percussionisti in un angolo del parco. Ci spostiamo ancora per guardare dei pattinatori che ballano. Poi usciamo dal parco e ci fermiamo a mangiare in una steak house.

Domenica 20 giugno 2010

Ci alziamo per tempo (sveglia alle 7) perché abbiamo in programma il giro guidato per Harlem. Facciamo colazione al solito deli e poi andiamo a piedi all'appuntamento. Siamo in anticipo ed aspettiamo parecchio il pullman per gli italiani. Partiamo dopo le 9 con una guida di colore proveniente dall'Alabama che parla benissimo l'italiano. Ci fermiamo una prima volta all'Apollo, tempio della musica nera di un po' di tempo fa dove espone le sue opere (saracinesche affrescate) un certo Franco. Compriamo una maglietta per me ed un piccolo quadro (è una riproduzione di un "Franco")per Ernesta. Ripartiamo e dopo una breve sosta per vedere il ponte George Washington tocchiamo un vecchio quartiere generale di Washington e poi ci fermiamo per assistere ad una messa gospel. E' una esperienza veramente unica. Sembra di essere tornati indietro nel tempo guardando l'entusiasmo di queste persone e come sono vestite. Dopo un'ora abbandoniamo la messa che continuerà per altre due ore. Leonardo mi dice: "ma perché non le fanno così anche in Italia?". E' passata un'ora ma per me sono stati 5 minuti! Terminiamo il giro e cerchiamo un posto per pranzare. Alla fine compriamo qualcosa al "THE FOOD EMPORIUM" che vende qualunque cosa sia calda che fredda. Mangiamo su una panchina vicino all'albergo e poi saliamo in stanza. Decidiamo di andare a Lower Manhattan per fare il giro con la Circle Line. Arriviamo a Battery Park e riusciamo a vedere qualcosa di una gara per aerei acrobatici. saliamo poi sulla barca e ci fermiamo solo ad Ellis Island per visitare il museo della immigrazione. Compriamo una audio guida in italiano per Giacomo e Leo e noi seguiamo una guida in inglese. Alla fine del tour guidato abbiamo pochi minuto per visitare i locali e poi riprendiamo il battello per Manhattan. A piedi raggiungiamo ground zero e poi South Street Seaport dove invece dei ristoranti consigliati dalla guida scegliamo una trattoria italiana spinti da Giacomo e Leo. La scelta pur se non condivisa da me si rivela però azzeccata. Il cameriere (Alessandro) è molto simpatico ed alla mano. Prendiamo pasta (linguine allo scoglio) e pizza. La pasta è molto buona, la pizza invece un po' troppo americana e poi concludiamo con un tiramisu' ed un caffè vero! Facciamo un giro per il molo dove si balla il tango (con gli stessi personaggi visti a Central Park). C'è una sezione di ballo libero (5$) ed una sezione per principianti che partono da zero. Stiamo un po' a vedere e poi torniamo in albergo.

Lunedi 21 giugno 2010

Ci alziamo con calma, solita colazione al deli e sosta in albergo. Andiamo al MOMA a piedi visto che è vicino all'albergo e telefoniamo ai genitori di Martina compagna di classe di Leonardo per poterli incontrare ma loro sono al Greenwich Village dove noi vorremmo andare nel pomeriggio. La visita al MOMA è lunghissima, ci sono tantissime cose d a vedere (Picasso, Cezanne, Van Gogh) e c'è una mostra temporanea di foto di Henri Cartier-Bresson molto interessante con foto da tutto il mondo compresa l'Italia (foto di Scanno e Tivoli). Usciamo dal museo dopo le 3 e ci dirigiamo di nuovo al Food Emporium dove mangiamo approfittando di una piccola sala con tavoli sedie. Facciamo di nuovo sosta in albergo e poi passiamo per l'NBA store per delle cose che ci ha chiesto Diego (un nostro amico) per il figlio Valerio (un completo dei Miami Heat). Ne compriamo anche uno dei Lakers per Leonardo e poi, a piedi, raggiungiamo la Grand Central Station dove prendiamo la metro per il Greenwich Village. Scendiamo all'incrocio tra Lafayette e Houston. Vaghiamo un po' disorientati e poi risaliamo la Broadway per cercare un museo e finiamo invece per fermarci all'Apple store (è il più grande di New York). dove compriamo un guscio protettivo per l'iphone di Ernesta. Diamo uno sguardo anche a Dean & Deluca un supermercato stile Volpetti di Roma con un angolo veramente ben fornito di formaggi italiani e francesi e poi mangiamo un sandwich in un piccolo localino. Prima ci eravamo fermati lungo una delle strade a sentire un concerto di strada di un gruppo di ragazzi. Dopo il sandwich facciamo ancora due passi e poi prendiamo la metro per l'albergo.

Martedi 22 giugno 2010

Anche oggi sveglia non troppo tardi. Colazione al deli consueto con uova e bacon per noi grandi, solita sosta in albergo e poi prendiamo la metro per Coney Island. Il viaggio è piuttosto lungo e siamo accompagnati da una scolaresca di 5a elementare che sta andando a visitare l'aquarium. Scendiamo al capolinea e ci affacciamo in riva al mare dove c'è il vecchio luna park credo non più in uso, una lunga a profonda spiaggia e un lungomare in legno in costruzione. Facciamo qualche foto e poi riprendiamo  la metro. Scendiamo a Borough Hall sempre a Brooklyn e visitiamo il New York Transit Museum dedicato alla metropolitana che tanta parte ha avuto nello sviluppo della città (adesso ci sono più di 5 milioni di passeggeri ogni giorno). Ci sono esposti i fornelli usati, le carrozze delle varie epoche, tram ed autobus. Usciamo e facciamo due passi sulla promenade che da su Manhattan. Questa zona è caratterizzata da da abitazioni molto gradevoli. Ci fermiamo ad un cafè consigliato dalla nostra guida e sembra un posto veramente americano. Proseguiamo poi verso DUMBO dove però rimaniamo un po' delusi. Dovrebbe essere un centro per artisti e gallerie d'arte ma non troviamo molto anche perché siamo ormai proiettati verso la serata teatrale. Alla metro ci dividiamo: io torno a piedi per il ponte di Brooklyn mentre Ernesta, Giacomo e Leo tornano con la metro direttamente in albergo. L'attraversamento del ponte è memorabile: è frequentatissimo da persone a piedi ed in bici con due corsie separate. I ciclisti spesso a velocità elevata reclamando la loro corsia. Faccio molte foto anche se il tempo non è bello (poco prima ha fatto anche qualche goccia di pioggia). Scatto ancora delle foto e poi scendo a South Street Seaport per prenotare la cena di domani. Non trovo Alessandro che è di riposo ma prenoto lo stesso per le 7 e 30 di mercoledi. Riguadagno la metro a City Hall ed in albergo mi cambi rapidamente e ci dirigiamo a teatro. In alcuni teatri ci sono lunghe file(in uno capiamo poi che c'è uno spettacolo televisivo in diretta). Al nostro entriamo velocemente. Ci sono molti giovani. L'inizio è elettrizzante, musica rock a palla! Facciamo fatica a seguire la storia ma di pezzi recitati non ce ne sono molti. Usciamo tutti soddisfatti. Ceniamo con pizza in Juno Sbarro vicino Times Square e poi passiamo da Magnolia per un dolcetto! Poi tutti a letto dopo aver fatto la fila per comprare una bottiglia d'acqua.

Mercoledi 23 giugno 2010

Cerchiamo di alzarci presto ma senza riuscirci troppo. Solita colazione al deli, sosta in albergo e poi all'NBA Store per comprare il completo per Valerio, figlio di Diego. Torniamo poi indietro in albergo per lasciare quello che abbiamo comprato. Ci avviamo quindi al MET dove giriamo schiacciati dalla sua immensità per quasi 4 ore. Poi Giacomo, Leo ed io andiamo al Centro Park per affittare delle bici. Le prendiamo all'angolo sud-ovest e dopo aver girato tutto il parco le lasciamo nello stesso posto. Un gelato e poi prendiamo la metro per Canal Street. A piedi attraversiamo China Town e raggiungiamo Il Brigante di nuovo. Cena molto buona con pasta per tutti (carbonara e linguine con polpo). Facciamo due chiacchiere con la padrona del locale e con Alessandro e poi andiamo a letto.

Giovedi 24 giugno 2010

Ci svegliamo più o meno come le altre mattine. Cerchiamo di sistemare tutti i bagagli e poi usciamo per la colazione. Stamattina uova e bacon per tutti. Solita sosta di nuovo in albergo per i denti e poi andiamo tutti al negozio della Apple per vedere la fila: oggi infatti esce l'iphone 4. C'è una discreta folla e dei furgoni di stazioni televisive. Lasciamo Ernesta che va verso Bloomingdale mentre Leo, Jack ed io andiamo verso il US Intrepid Museum (una nave da guerra) che raggiungiamo dopo una buona mezz'ora. Il museo deve essere interessante (è ospitato in una vecchia portaerei) e sembra esserci anche un Concorde in esposizione. Facciamo qualche foto e poi ci incamminiamo verso l'albergo. Facciamo un lungo tratto della 57th street molto carino con case basse e ristoranti (molti italiani!) Ci fermiamo anche ad un campetto di basket dove c'è un tizio di colore che schiaccia tranquillamente! In albergo portiamo giù i bagagli e facciamo due passi verso il Time Warner Center un centro commerciale dove prendiamo qualcosa da bere in un Dean & De Luca (quello del supermercato tipo Volpetti) che sta dentro una libreria. Torniamo poi in albergo e prendiamo una specie di limousine (almeno per il tipo di servizio) per l'aereoporto. Troviamo parecchio traffico e quando siamo in NewJersey anche un grosso imbottigliamento in corrispondenza di un casello. Arriviamo comunque alle tre in aeroporto e subito ci spaventiamo per la lunga fila che dobbiamo fare per il check-in. Quasi verso la fine scopriamo che il n ostro volo è in forte ritardo e partirà solo a mezzanotte! Ci spostiamo nella zona ristoranti dove mangiamo qualcosa con un buono che ci hanno dato al check-in. Ad un paio di ore dal volo ci trasferiamo nell'area del nostro gate che scopriamo più accogliente di quanto ci aspettassimo. Attendiamo con ansia l'arrivo del nostro aereo che compare alle 10 e 30. Ci imbarchiamo e partiamo all'1 precisa. Il viaggio viene assorbito tra pasti completamente fuori orario (ceniamo alle 2!) film e letture varie e un po' di sonno a strappi. Atteriamo alle 16 puntuali (anzi un po' prima). Un po' di attesa per il bagaglio e poi a casa con Diego!

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