Cammino dei Borghi Silenti

Avevo in mente di provare un cammino da qualche anno. Nel 2021 avevo ipotizzato di andare per 4 giorni sulla via di Francesco partendo da La Verna ma poi avevo desistito. Mia cugina Rossana mi aveva parlato del Cammino dei Borghi Silenti più o meno un anno fa e quando ho visto che Giovanni aveva pianificato con Itinarrando proprio questo cammino ho preso l'occasione al volo e mi sono iscritto. 

Martedi 30 aprile 2024

In mattinata preparo lo zaino ed alle 14 parto da casa in bici. Non ho in realtà molto tempo per arrivare in stazione e decido di prendere la metro al laghetto. Arrivo con largo anticipo a Termini e salgo sul treno al binario 1est che raggiungo dopo un bel tratto a piedi. La carrozza per le bici è ad inizio treno, mi sistemo e trovo altri due signori con le bici. Sono di Firenze e tornano a casa dopo un bel giro tra Lazio, Campania e Molise. Arrivo quasi puntuale ad Alviano. Mi prendo da bere ed un gelato davanti alla stazione e poi parto in bici. È quasi tutto in piano tranne l’arrivo al B&B "Al Ginepro" che è in salita ed anche piuttosto ripida. I rapporti della mia bici da città mi costringono a fare un lungo tratto a piedi. Arrivo alla casa che mi ospita e vengo accolto da Pierluigi, un signore di Ostia ex-rappresentante di cosmetici emigrato qui circa 9 anni fa. Mi consiglia di andare a Montecchio a piedi per non farmi di nuov un'altra sudata e di mangiare da Kilometro Zero e così faccio percorrendo un tratto del cammino su una sterrata in mezzo alla campagna. Cerco di capire se Cristina (una delle partecipanti al cammiono) vuole mangiare con me visto che è anche lei a Montecchio dove dormirà ma lei si è già organizzata con cena portata da casa. Torno a casa poco dopo le 20 incontrando diversi cinghiali nel tratto di attraversamento della campagna.

 Mercoledi 1 maggio 2024

Mi alzo poco prima delle 7 e mi affaccio per vedere se la colazione è pronta. Il tizio arriva poco prima delle 7 e 30 con i cornetti. Intanto inizia a piovere. Parto con coprizaino, scarponi e giacca a vento. La salita è dura ma corta poi quasi tutta discesa fino a Tenaglie dove arrivo alle 8 e 30. Giovanni e quasi tutti gli altri partecipanti sono già lì. Compro la cartina del percorso e metto la bici in un garage. Poi aspettiamo a lungo Ivana che arriva verso le 9 e 30. Iniziamo a camminare girando per Tenaglie che poi lasciamo. Inizia a piovere ed io apro l’ombrello. Ci fermiamo a Guardea in un bar per prendere i panini precedentemente ordinati da Giovanni. Proseguiamo ed incontriamo due piccoli borghi molto carini: Santa Restituta e Toscolano. Dopo Santa Restituta decidiamo, viste le condizioni atmosferiche ancor molto instabili, di non fare la deviazione per la tenuta dei ciclamini di Mogol che ci farebbe allungare di 5 km. A Toscolano invece ci fermiamo al bar e facciamo il giro del borgo. Arriviamo abbastanza presto all’agriturismo Valloni, spartano ma dignitoso dove faccio il bucato in una vasca per i panni all’esterno e poi stendo con l’aiuto di Giovanni. Mangiamo mentre ancora piove ed arrivano ragazzi con la tenda. Giovanni suggerisce loro di dormire nella sala dove pranziamo e così faranno.

Giovedi 2 maggio 2024

Facciamo colazione prima possibile perché è prevista una finestra di tempo migliore nella prima parte della mattina. Quando partiamo però già comincia a piovere. Saliamo a Melezzole per comprare il nostro pranzo e poi affrontiamo una lunga salita per arrivare in cima al monte Croce di Serra (997 m.). Ci fermiamo ad una piccola cappella dove il signor Tito ci da qualche spiegazione sulla cappella stessa e sulla vita della comunità che si riuniva intorno ad essa. Proseguiamo nel bosco fino ad arrivare ad un punto panoramico dal quale non si vede quasi niente. Iniziamo ad affrontare una lunga cresta con l’intensificarsi di vento e pioggia. Mi fermo per mettermi la giacca a vento e mettere via l’ombrello e vengo raggiunto una prima volta da Giovanni che mi dice che non devo fermarmi perché ci sono persone in ipotermia (Ivana e Cristina). Mi fermo però ancora per cercare di sistemare il coprizaino e Giovanni torna ancora indietro. Nel frattempo la pioggia quasi orizzontale mista a grandine ci ha completamente inzuppati dalla vita in giù. Ci fermiamo per far coprire meglio possibile Ivana. Poi sulla croce di vetta mi fermo per fare una foto e vengo di nuovo ripreso da Giovanni in maniera brusca ed io rispondo un po' polemico. Scendiamo adesso dalla cresta e ci fermiamo trovando riparo in una piccola baracca di lamiera. Giovanni mette in atto un piano di recupero in auto per le donne. Poi presi gli accordi con Riccardo Schiavo scendiamo per incontrarlo più avanti. Nel ripartire dimentico l’ombrello nella baracca! Consegniamo Ivana e Cristina a Riccardo e poi decidiamo di arrivare all’agriturismo seguendo la strada asfaltata più comoda e più breve del vero percorso. Arriviamo poco dopo le 13 e 30. Io decido di cambiarmi velocemente e di mangiare un piatto di pasta con Fabio. Poi mi dedico al bucato e stendo sui fili davanti all’agriturismo. Ceniamo alle 19 e 30 credo. C’è una tavolata enorme destinata ad una squadra locale di calcio. La cena è offerta da Itinarrando e prevede un primo e secondo oppure antipasto e primo. Prendo pasta corta al pesto di cicoria e poi polpettine di chianina. Molto buoni entrambi i piatti.

Venerdi 3 maggio 2024

Partiamo dall’agriturismo Cerqueti alle 8 e 45 circa ma la pioggia ci coglie abbastanza presto. Arriviamo a Morre sotto una pioggerellina. Facciamo spesa per il pranzo in una piccola bottega. Giro per il paese e poi via lungo il percorso. Il tempo atmosferico è molto instabile e a piccoli piovaschi si alterna anche un sole pieno che scalda ma dura poco. In breve arriviamo a Collelungo borgo molto piccolino. Ci ripariamo in nella piccola cappella di Santa Croce. Ancora un po’ di cammino ed arriviamo ad Aqualoreto dove ci fermiamo ad un piccolo bar gestito da signore tedesche! C’è anche una honesty box dove puoi prendere generi di utilità per il cammino lasciando quello che vuoi. Riprendiamo il cammino percorrendo un lungo sentiero con fango dove nonostante le paure per il mio piede per un lungo tratto sono in testa! Arriviamo sotto all’eremo della Pasquarella dove pranziamo in un’area picnic. Ci aspetta dopo una bella salita su sentiero sconnesso che ci porta a Scoppieto dove ci accoglie Guido un signore di una certa età che ha creato un timbro suo personale con la sua faccia! Riprende a piovere ma riprendiamo a camminare ed in breve siamo a Civitella. Ci facciamo una doccia mettiamo i panni a lavare in lavatrice stendiamo e poi usciamo a fare un giro del paese molto bello che si affaccia sul lago di Corbara. Scampiamo ad un nuovo piovasco per miracolo e ci prendiamo un aperitivo al bar mangiaebevi. Proseguiamo la visita e troviamo anche una mostra di uova dipinte riprese da una vecchia tradizione contadina è oggetto di un concorso annuale. Andiamo a cena da zio Cencio locale molto carino con il proprietario personaggio molto singolare. Recito il Lonfo appena fuori dal locale e poi andiamo a letto dopo aver visto un po’ di Propaganda in tv.


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