Viaggio Grecia 2014

Pianificazione
Partenza
Meteore
Delfi
Atene - Acropoli
Atene - Sintagma
Epidauro e Micene
Mistras e Peloponneso
Olimpia
Zante - Marathonissi
Zante - Navajo
Zante - Città
Matera

La pianificazione del viaggio



Un po' all'ultimo minuto decidiamo di passare gli ultimi dieci giorni di agosto in Grecia avendo in mente principalmente i siti archeologici ma anche qualche giorno di puro (o quasi...) mare. Cerco su internet qualche spunto di viaggio e trovo molto ben fatto il resoconto di una coppia che ha fatto un giro molto simile a quello che vorrrei fare io in moto. Abbozzo un itinerario di massima basandomi sul resoconto, cerco qualche conferma con amici e colleghi che sono stati in Grecia e poi ci mettiamo (con mia moglie Ernesta) alla ricerca di un traghetto. Per l'andata decidiamo di partire da Brindisi e di arrivare a Igoumenitsa, mentre per il ritorno ripartiamo da Patrasso sempre con arrivo a Brindisi. Dopo un po' di tentativi scegliamo la compagnia Grimaldi e dopo un certo numero di tentativi fissiamo la partenza per il 19 agosto e arrivo il 20 ed il ritorno per il 29 con arrivo a Brindisi il 30. La spesa è consistente (1030 euro) con inclusa la cabina per 4 (i nostri figli gemelli e sedicenni hanno accettato di venire con noi...) sia all'andata che al ritorno. Una volta fissato il traghetto pianifico l'itinerario più in dettaglio valutando le distanze ed i posti che vogliamo vedere ed alla fine mi decido anche a prenotare gli alberghi in tutte le tappe.
Queste sono le tappe del nostro viaggio:



Prima di iniziare la cronaca vera e propria qualche informazione sui costi della vacanza. Il traghetto per Zante è costato circa 120 euro (andata e ritorno). Per i pasti abbiamo speso cifre tra i 10 ed i 20 euro per il pranzo (solo uno spuntino quasi sempre) mentre per la cena la media è stata intorno ai 50 euro con una punta a 100 ad Atene (cena di pesce alla griglia). Per dormire la media è stata intorno ai 100 euro ma accontentandosi si può spendere anche di meno (a Nauplio abbiamo speso 50 euro per una sistemazione essenziale ma molto dignitosa).

La partenza da Roma



Si parte! Abbiamo il traghetto a Brindisi per Igoumenitsa alle 20 ma dovremmo essere lì per il check-in un paio d'ore prima. Lavo l'auto, carichiamo i bagagli e partiamo da Roma poco dopo le dieci. Provo da subito il nuovo navigatore copilot che ho installato (a pagamento!) sul mio samsung. Per strada incontriamo un certo traffico ma tutto sommato sostenibile. Ci fermiamo per fare colazione tra Lazio e Campania. Ci rifermiamo poi per il pranzo con i panini preparati a casa (con la cotoletta per Giacomo e Leo!). Il navigatore nel frattempo ha deciso difarci fare l'itnerario che passa per Avellino e non quello per Potenza che avevo in mente io; pazienza, lo faremo al ritorno. Ci meravigliamo per la grande quantità di pale eoliche all'ingresso in Puglia. Facciamo quindi una deviazione per Ostuni e ci fermiamo per una breve passeggiata in città. Il centro è stupendo ma massacrato dalla grande presenza di turisti e dalle insegne pubblicitarie dei tanti negozi veramente oscene e fuori luogo! Facciamo ancora una sosta poco prima di Brindisi per fare gasolio e poi arriviamo al porto. Un po' di difficoltà per individuare il posto dove fare il check-in e poi ci imbarchiamo. Nella fila accanto a noi c'è un vecchio camper Mercedes con due tipi alternativi (guida la donna) che hanno anche un cane, piercing e tatuaggi e sembrano dei punkabbestia raffinati... Una volta sulla nave prendiamo possesso della cabina con fatica (un signore ci mostra come usare la chiave di carta...). Visitiamo un po' la nave e poi poco dopo le 19 quando apre il self service ceniamo. Sostiamo quindi un po' all'aperto (la nave è appena partita) ed un finlandese giramondo con la moto ci apostrofa con qualche battuta spiritosa... Faccio molta fatica ad addormentarmi e poi verso le due mi sveglio e non mi addormento più. La cabina è calda e sembra mancarmi l'aria. Rimango fuori fino all'arrivo ad Igoumenitsa dove sbarchiamo verso le 5 ora greca (le 4 italiane).

Mercoledi 20 - Le Meteore



Appena fuori dal porto di Igoumenitsa decidiamo di puntare diretti a Metsovo facendo l'autostrada: è buio pesto e non avrebbe senso fare una strada panoramica. Arriviamo a Metsovo poco prima delle 7 e fatichiamo a trovare un posto aperto per fare colazione. Con un po' di fatica per farci capire prendiamo tre cappuccini. Proseguiamo poi per la strada di montagna in riserva in uno scenario solitario. Svalichiamo molto in alto (credo sui 1700 metri) dopo aver incontrato due colonne di muli da carico con i conducenti seduti di fianco. Finalmente facciamo gasolio quando è quasi finita la discesa dal passo. Arriviamo in albergo a Kastraki poco prima delle 9. Ovviamente la stanza non è disponibile ma possiamo lasciare i nostri bagagli ed inziare il giro delle Meteore. Visitamo il monastero di Gran Meteora in mezzo ad una marea di turisti (parcheggiamo parecchio distanti) e con molti gruppi guidati. Ernesta, che ha dei pantaloni, deve indossare una specie di gonna. Visitamo i vari ambienti (la chiesa, le cucine, un museo di vecchi attrezzi) e godiamo del panorama da alcune terrazze. Completiamo quindi il giro delle Meteore in macchina facendo ancora qualche piccola sosta ma senza entrare dentro altri monasteri. Quando finiamo è ancora presto per l'albergo e decidiamo di andare a Trikala, una cittadina a sud a circa venti chilometri che si rivela molto interessante anche se un po' caotica. Il centro è pieno di vita (pur essendo le due di pomeriggio di un giorno in mezzo alla settimana). Ci sono tantissime persone che si muovono in bici e una via pedonale coin molti locali per mangiare e bere tutti affollatissimi. Ci fermiamo anche noi in un cafe ed io provo a prendere un frapè ghiacciato. Rimango però un po' deluso dal sapore molto forte di nescafe! Torniamo quindi verso l'albergo, doccia, dormitona e poi breve passeggiata per kastraki per capire dove andare a mangiare per cena. Dopo un po' di giri troviamo la taverna Paradisos suggerita dalla guida Lonely Planet. Ceniamo con zucchine fritte (buonissime), souvlaki, moussaka e tzatziki. A letto verso le 21 e 30!

Giovedi 21 - Delfi


Mi alzo alle 6 e 30 per fare una passeggiata verso un monolite che sta tra le meteore proprio sopra il nostro villaggio. Nella piazza principale di Kastraki incontro una cagna che mi viene incontro e mi fa le feste e poi mi segue per tutto il percorso! Arrivo in cima in meno di mezz'ora. Nella parte alta del paese trovo alloggi e case molto carini in pietra e legno e poi, una volta lasciato l'abitato, passo accanto a due, credo, santuari, con una piccola chiesa, delle campane e bandiere della Grecia. In cima giro attorno al monolite e mi affaccio dall'altra parte da dove si intravede in basso un piccolo paese. Ci sono sentieri che proseguono ma mi fermo lì. L'ambiente è imponente, sono circondato da meteore molto più alte di dove sono e la luce dell'alba (il sole ancora non si vede però) rende tutto molto suggestivo. La cagna continua a gironzolare intorno a me fiutando chissà cosa e si avventura su pendii molto ripidi senza nessun problema. Ritorno in paese ed attendo qualche minuto il sole sulla piazza ma ci sono le montagne a fare da schermo e decido di tornare in albergo. Facciamo colazione e per la prima volta mi gusto lo yoghurt greco con miele. Carichiamo la macchina, paghiamo e compriamo frutta ed acqua in un negozietto accanto all'albergo con una signora anziana che parla un inglese essenziale ma corretto. Compriamo in una panetteria anche del pane e delle focacce ripiene (verdure per noi e formaggio per i ragazzi). Il tragitto verso Delfi ci porta ad attraversare prima una grande pianura con coltivazioni che non riesco a capire cosa siano (patate?) poi scavalchiamo molto lentamente (siamo in coda dietro a dei camion) un primo crinale montuoso e scendiamo verso Lamia per vedere (da lontano) il mare per la prima volta (almeno di giorno!). Risaliamo quindi un altro versante montuoso dove dovrebbe esserci il passo delle Termpopili ma non riusciamo ad trovarlo! Forse abbiamo mancato un bivio all'inizio della salita. Poco dopo un nuovo valico ci fermiamo in un piccolo giardinetto a lato della strada con fontanella, cane e vecchietto locale per mangiare qualcosa. Proseguiamo poi sul fianco di una valle con molte strade bianche e credo delle cave di pietra e con un discreto traffico di camion per trasporto terra. Arriviamo quindi in una pianura che finisce nel golfo di Itea e che contiene un vero e proprio bosco di ulivi. Saliamo verso Delfi con degli splendidi scorci sul golfo e sul bosco. Troviamo quasi subito l'albergo nella via principale piena di locali. Abbiamo due camere comunicanti ognuna con il suo bagno ed una porta in comune per entrare ed uscire. Ci riposiamo poco più di un'ora e poi andiamo a piedi verso il museo ed il sito archeologico. Ci fermiamo in un bar per un caffe e poi visitiamo prima il museo dove a me fa molta impressione la statua di bronzo dell'auriga per gli occhi, la testa, la mano ed i piedi di che sembrano quelli di una persona vero e non di una statua... Nel passare dal museo al sito i ragazzi prendono una granita a caro prezzo (4 euro l'una!). Nel sito invece pur apprezzando il tempio di Apollo, il teatro e lo stadio rimango impressionato dalla apparente trascuratezza con cui viene tenuto. Penso alle ricostruzioni virtuali del foro di Traiano a Roma! Torniamo in albergo ed io prima di rientrare mi affaccio su un sentiero che dovrebbe portare da Delfi fino al mare attraversando il bosco di ulivi. Decidiamo di mangiare alla taverna Vakhos segnalata da entrambe le guide. Mangiamo bene su una terrazza prendendo di nuovo piatti greci. Facciamo ancora due passi per Delfi e poi andiamo a dormire.

Venerdi 22 - Atene: l'Acropoli


Stamattina rinuncio alla passeggiata a piedi che avrei potuto fare sul sentiero visto ieri sera perchè ho un po' di fastidio al piede operato. Facciamo colazione poco dopo le 9 con lo stesso standard del giorno precedente. Prima di partire compriamo di nuovo acqua e focacce per il pranzo. Ci fermiamo a visitare il santuario di Atena Pronaia (gratis) dove c'è il Tholos, tempio circolare dalla non ancora ben identificata funzione. Anche qui mi meraviglio per la trascuratezza: ci sono tanti resti a terra che potrebbero essere ricomposti e non capisco se è una scelta archeologica o solo una mancanza di fondi! Il caldo ora si fa sentire. Attraversiamo poco dopo Delfi il villaggio di Arachova, porta verso la zona del monte Parnaso dove c'è anche una stazione sciistica. Il villaggio è molto attraente con belle case e molti locali. Proseguiamo poi scendendo verso l'Attica. Attraversiamo Tebe, città molto caotica arroccata su un colle. Valutiamo se fermarci o meno ma poi alla fine decidiamo di continuare senza sosta. Cerchiamo un posto per mangiare ed usciamo dall'autostrada perchè non vediamo aree di servizio. Troviamo un prato molto ben curato con gazebo in un piccolo villaggio. Dopo pranzo in poco tempo siamo ale porte di Atene. Lasciamo l'autostrada e ci imbattiamo in una flotta di taxi che ha creato un piccolo ingorgo; forse sono diretti ad un "polmone" per l'aereoporto. Con il prezioso aiuto del navigatore e senza incontrare il traffico caotico che mi ero aspettato in venti minuti siamo davanti all'albergo "Acropolis View. Le nostre stanze non sono ancora pronte ed aspettiamo una mezz'oretta. Ci offrono però qualcosa da bere e Leonardo ed io saliamo a vedere il roof garden: c'è una vista notevole sull'Acropoli e su buona parte della città e c'è una grande pergotenda "Corradi"! Una volta in stanza ci riposiamo un po' e poi andiamo a piedi a visitare l'Acropoli. Fa caldo ma non è eccessivo. Ci sono tanti turisti da tutte le parti del mondo. Tanti americani! Anche qui mi colpisce lo stato del sito archeologico. Ci sono grosse impalcature sul frontone principale del Partenone ed una enorme gru sempre davanti al tempio. Facciamo il giro del sito leggendo i cartelli informativi e godendo anche del panorama a 360 gradi sulla città che appare occupare un'area sconfinata. Mi colpisce la dimensione degli edifici, tutti piccoli, non ci sono grattacieli o centri direzionali come in altre capitali europee. Torniamo in albergo per una sosta e poi riusciamo per andare a cena puntando ad una taverna segnalata dal resoconto di turisti per caso. Attraversiamo il quartiere di la Plaka con vie pedonali colme di locali, negozi e tantissima gente! Con un po' di fatica troviamo la taverna "Platanos" che è in un angolo tranquillo fuori dalla confusione delle strade principali. C'è molta gente lo stesso a testimonianza, speriamo, della bontà del locale. Il cibo è buono (mangiamo sempre greco anche perchè non ci sono grandi alternative) ma non hanno carta di credito. Continuamo dopo cena il periplo dell'Acropoli passando accanto all'antica Agora' e attraversando piazza Monastiraki. Poi percorriamo un lungo vialone pedonale lastricato con moltissima gente, locali e bancarelle ed una splendida vista dell'Acropoli sullo sfondo ora illuminata. Una ragazza con una gonna succinta che quasi le scopre il sedere ferma Ernesta per una foto! Siamo in albergo a mezzanotte.

Sabato 23 - Atene: piazza Sintagma


Facciamo colazione in albergo (sempre stesso standard) e poi consegniamo della biancheria da lavare al costo di 5 euro! Ci incamminiamo verso piazza Sintagma. Ci fermiamo per una breve visita al tempio di Zeus Olimpo e all'arco di Adriano (stesso biglietto dell'Acropoli che vale per 4 giorni). Attraversiamo quindi i National Gardens, oasi di verde molto piacevole che ci porta a ridosso del parlamento. Sostiamo poi davanto al milite ignoto per osservare il cambio della guardia, cerimonia molto particolare sotto un caldo ora consistente. Mi colpisce lo strano modo di marciare dei soldati che indossano una uniforme che risale alla guerra per l'indipendenza. Ci fermiamo quindi nella piazza in un caffe per uno spuntino e poi imbocchiamo una via pedonale ricca di negozi e di gente. Ci fermiamo ancora in una panetteria per focacce e dolci. Ernesta e Leo visitano un negozio di abbigliamento italiano e poi tutti entriamo in un negozio di articoli per la casa che ha praticamente tutto quello che non serve in casa. Ernesta riesce a comprare delle buste porta tutto da utlizzare per il viaggio. Arriviamo quindi alla Agora Romana ed alla torre dei venti che però è conmpletamente ingabbiata credo per dei restauri. Cerchiamo di vedere il quartiere di Anafiotika che riproduce l'architettura dei paesi che si trovano nelle Cicladi ma non ci riusciamo; fa molto caldo e non vogliamo allungare la strada. Individuiamo però una taverna, sempre sulle pendici dell'Acropoli dove potremmo cenare stasera in un posto che poi scopriremo essere letteralmente assaltato la sera. Ci riposiamo un po' in albergo e poi andiamo a visitare il museo dell'Acropoli. E' molto spazioso, raccoglie molti oggetti ed all'ultimo piano ha una specie di ricostruzione del Partenone (l'intero piano è orientato come il tempio vero!) che da un'idea delle dimensioni davvero grandiose e che mostra anche come erano collocate le metope ed il fregio della cella. Vediamo anche un documentario sulla storia del Partenone ed un video che spiega la tecnica con la quale venivano scolpiti gli elementi del fregio. Andiamo quindi direttamente a mangiare alla taverna che avevamo individuato nel pomeriggio. Nella parte coperta suonano e ballano ma noi ci accomodiamo fuori all'aperto. Ci convincono a prendere una grigliata di pesce ed abbiamo un po' di timore sul prezzo finale. Il pesce non è male ed anche il conto tutto sommato non pesante (99 euro in quattro) però sensibilmente più alto di tutte le altre cene che abbiamo fatto qui in Grecia. Facciamo quindi due passi ancora per la Plaka e Giacomo scopre di non avere più il telefono. Torniamo alla taverna per vedere se per caso è rimasto lì ma non lo troviamo. Ritiriamo altri soldi al bancomat e poi andiamo a letto verso le dieci e trenta.

Domenica 24 - Epidauro e Micene


Oggi lasciamo Atene per Nafplio. Passiamo di nuovo da piazza Sintagma in auto seguendo il navigatore e poi poco dopo imbocchiamo l'autostrada. Io vorrei però percorrere una strada litoranea e quindi dopo un po' usciamo dall'autostrada e combattendo con il navigatore che ha delle preferenze sue particolari cerchiamo di tenerci lungo il mare. Ci fermiamo a vedere il canale di Corinto che dobbimo attraversare. C'è anche un bungee jumping e ci soffermiamo un po' aspettando almeno un lancio. Giacomo ed io ci prendiamo un gelato.Proseguiamo poi oer Epidauro facendo una sosta per uno spuntino in una panetteria lungo la strada che Ernesta avvista all'utlimo momento. Il negozio è nuovo e sistemato bene. Arriviamo poi ad Epidauro dove visitiamo il museo, ovviamente il teatro dove saliamo fino all'ultima fila in alto (che fra la'tro è l'unica parte in ombra!) e poi solo io faccio un giro per la parte rimanente del santuario trovando molto suggestivo lo stadio. Ci spostiamo per raggiungere il nostro albergo che troviamo alla periferia di Nafplio in cima ad una salitina molto ripida (Ernesta scende dalla macchina e se la fa a piedi). L'hotel alla fine non è male nonostante sia quello che paghiamo di meno (50 euro per una notte in quattro). Ha anche un angolo cottura ed un bel balcone con tavolo e sedie con vista verso la città ed il mare. Ci riposiamo un po' e poi ripartiamo diretti a Micene che fatichiamo a trovare nonostante il navigatore. La segnaletica è veramente solo un nome. Facciamo qulche foto di rito davanti alla magnifica porta dei leoni e poi girovaghiamo per il sito leggendo le varie tabelle informative. In cima alla città scambiamo qualche chiacchiera con una coppia italiana che sta visitando la Grecia in senso inverso al nostro e ci danno qualche consiglio per le nostre prossime tappe (Mistras, tempio di Basse). Commentiamo l'assenza di audioguide e lo stato anche qui un po' di abbandono del sito. Andiamo quindi a visitare la tomba di Agamennone (o tesoro di Atreo), un edificio spoglio ma imponente dove Leo trova un iphone 4 e lo restituisce ad una famiglia appena fuori dal monumento. Torniamo a Nafplio e cerchiamo una taverna consigliata dalla guida. Il centro è molto carino, animato con molti locali e negozi ed edifici tutti a 2, 3 piani al massimo con balconcini deliziosi in legno e ferro battuto. Passiamo davanti ad una pizzeria italiana e Giacomo e Leo ci propongono di fermarci lì e fare una eccezione alle nostre cene greche. Leo prende una carbonara con panna mentre noiprendiamo due pizze in tre (4 formaggi e vegetariana). Le pizze sono molto condite e con una pasta molto croccante. Al momento di pagare scambio due parole con il titolare italiano che è qui da dieci anni e coomenta che la bellezza della città è dovuta al fatto che l'hanno costruita i veneziani. Se la prende anche un po' con il cibo graco secondo lui non un gran che e ci dice che per mangiare bene occorre allontanarsi dai posti turistici sul mare ed andare all'interno. Facciamo due passi verso il porto e prendiamo unb gelato all'antica gelateria di Roma dove ancora facciamo quattro chiacchiere in italiano con la proprietaria alla cassa. Leo ed io ci allontaniamo per vedere uno yacht che ormeggia e poi torniamo in albergo per andare a letto. Chiedo informazioni per salire domani mattina presto alla fortezza Palamide.

Lunedi 25 - Peloponneso e Mistras


Mi alzo alle sei e vado con la macchina verso la salita alla fortezza. E'ancora buio ma ci sono diverse persone in giro e alla fine chiedo la strada ad un signore che mi accompagna all'attacco del sentiero che porta alla scalinata e quando sente che sono italiano dice "una faccia, una razza"! Salgo con calma contando i gradini ed arrivo fino alla porta che da accesso alla parte sommitale della rocca che è ancora chiusa. Riscendo mentre ormai il sole fa capolino dalle montagne. Faccio il giro del promontorio su una stradina pedonale e mi accorgo di un certo movimento mattutino: ci sono diverse persone che fanno jogging ed un buon numero di persone che invece fanno il bagno nell'acqua calma ed ancora in ombra. Ripasso per il centro del paese e cerco di comprare qualcosa per la colazione. Ritorno in camera e trovo ancora tutti a dormire! Facciamo colazione e poi partiamo (paghiamo 50 euro!). Facciamo la strada che scende verso il mare e ci fermiamo un paio di volte in punti panoramici. In uno si ferma anche una coppia e l'uomo ci indica delle biciclette appese al muro che delimita la strada da un signore inglese che vive lì accanto. Ci fermiamo di nuovo a Leonidio per un caffè ed abbandoniamo il mare per dirigerci decisamente all'interno. La strada dapprima risale una valle incassatae poi ne risale un fiancé fino ad arrivare in un bellissimo paesino che di colpo ci affascina: arriviamo in una piazzetta con due tre locali, molta gente seduta e tre enormi platani che la tengono tutta in ombra. Ci fermiamo a prendere qualcosa in un caffè e poi ripartiamo. Percorrendo ancora un a strada di montagna arriviamo infine a Mistras. Ci fermiamo con la macchina a visitare la parte alta con la rocca e poi scendiamo sempre in macchina alla città bassa. Purtroppo non abbiamo molto tempo e riusciamo a visitare solo un paio di chiese e dobbiamo saltare invece i monasteri molto più interessanti. Percorriamo ancor strade di montagne per raggiungere Kalamata. Un po' di indecidione sulla strada da fare che fughiamo chiamando al telefono il nostro oste. Arriviamo alla nostra "villa" molto tardy. Chiediamo dove poter cenare e ripartiamo subito. Cenoiamo in un bel ristorantino in riva al mare con onde minacciose che si infrangono sulla banchina del porticciolo a pochi metri da noi. A letto quasi a mezzanotte cercando di gustarci quella che sarà la nostra migliore sistemazione in Grecia.

Martedi 26 - Olimpia


Cerco di alzarmi intorno alle 8 per fare qualche foto della casa prima che arrivi il sole per avere una luce migliore. La casa è una villa su due livelli con al pian terreno un ampio salone con camino ed angolo cottura mentre al piano superiore ci sono due camere da let to. La casa è ststa costruita di recente insieme ad altre tre o quattro e sono state realizzate in pietra e legno. Il gestore ci dice che hanno aperto per i primi ospiti alla fine di luglio. Facciamo colazione sul tavolo fuori sul balcone di fronte al mare. Paghiamo in contanti con il gestore che ci dice che se abbiamo difficoltà possiamo fare un bonifico al nostro ritorno a casa! Ci dirigiamo quindi verso Olimpia facendo un tratto della nupova autostrada che collega ad Atene. Ci fermiamo per prelevare soldi da un bancomat e poi con un po' di fatica arriviamo ad Olimpia poco dopo le 2. Parcheggiamo un po' distanti dall'ingresso al sito archaeologico e facciamo molta strada per entrare lungo un viale con molti locali e molta genre. Il sito è letteralmente assalito dai passeggeri di una crociera. Visitiamo velocemente il sito e poi rinunciamo al museo perchè è ormai troppo tardi. Giacomo prende un gelato e poi risaliamo in macchina per Kyllini dove arriviamo poco dopo le 16. Facciamo i biglietti e poi prendiamo qualcosa da mangiare. Ci imbarchiamo insieme ad una comitiva credo di ragazzi croati che viaggiano con un pulmann. Il viaggio dura poco più di un'ora. Sbarchiamo intorno alle 18 e 30 e riesco a trovare la nostra meta solo grazie a google maps dopo aver inserito latitudine e longitudine. Il nostro alloggio non è un granchè: abbiamo tee letti normali ed una brandina. Decidiamo di cenare nella taverna dell'albergo su una piccola terrazza in riva al mare e con una bella vista verso l'isola di cefalonia. Ci serve una ragazza che dice in continuazione "ok" con una certa lentezza (ma c'è solo lei a servire 4 o 5 tavoli). Io prendo un piatto tipico dell'isola (a base di agnello) e paghiamo veramente poco: 34,9 euro più tre di mancia. Facciamo due passi per il paese che non ha un vero e proprio centro. Facciamo una piccola spesa in un mini market per la colazione di domain. Chiediamo qualche informazione in albergo per la visita alle tartarughe ed alla spiaggia del relitto. Per quest'ultima ci dice che loro organizzano gita con pulmino più barca per 25 euro a persona.

Mercoledi 27 - Zante: Marathonissi


Ci alziamo dopo le 8 e 30 e facciamo colazione sul balcone (un po' angusto per quattro). Poi ci muoviamo in macchina per Keri Beach da dove è possibile fare escursioni in barca per avvistare le tartarughe e per fermarsi sula spiaggia dell'isolotto di Marathonissi dove "nidificano" le tartarughe. Prendiamo un tour a 17 euro a persona che prevede l'avvistamento delle tartarughe, la sosta a Marathonissi e la visita delle Keri Caves. Partiamo un po' in ritardo su una barca pienotta con molti italiani. Vediamo subito una tartaruga direttamente nel piccolo porticciolo! Seguiamo la costa verso ovest e ci fermiamo a fare un bagno (è il primo in Grecia!) di fronte ad un'alta scogliera bianca con una piccola spiaggetta di sassi. Mi tuffo di piedi dalla barca bagnando le persone sedute lì vicino! Nuoto fino a riva e poi torno verso la barca. Sotto la chiglia c'è un branco molto grande di saraghi (?). Proseguiamo poi il giro per Marathonissi che aggiriamo in senso antiorario. Ci fermiamo sulla spiaggia delle tartarughe. Faccio ancora il bagno: il fondo del mare a pochi metri da riva ha uno scalino molto profondo. Nuoto verso degli scogli e poi decido di tornare verso la barca ormeggiata a piedi visto il notevole traffico di barche che arrivano alla spiaggia. Ripartiamo e ci dirigiamo verso il porticciolo: fatti pochio metri però dobbiamo tornare a riva perchè ci siamo persi una famiglia di ingelsi! Una ragazza italiana si lamenta del fatto che stiamo facendo una gita di tempo inferiore a quanto promesso. A riva chiediamo spiegazione anche noi ma Ernesta riceve solo un'alzata di
spalle. Riprendiamo la macchina ci fermiamo appena fuori dal porto per un caffe' e qualche sfizietto in un posto che ci ha ispirato! e poi ci dirigiamo prima a Keri dove arriviamo in un punto panoramico che offre un'ottima vista della costa ovest dell'isola. Ripartiamo decidendo di andare a porto Wromi da dove partono le gite per il Navajo per prendere qualche informazione. Per una discesa molto ripida arriviamo in un piccolo fiordo dove abbiamo le informazioni che cercavamo. Il costo è inferiore a quanto ci hanno chiesto in albergo e abbiamo anche uno sconto del 20% se tornado. Risaliamo e torniamo verso l'albergo incontrando un branco di caprette che attraversa la strada. Cerco di farmi la dooccia ma il tubo è rotto e perde aqua: sono costretto a smontare la parte finale e farmi la doccia solo con il tubo! Riceniamo ancora in albergo spendendo un po' di più di peri e prendendo anche del pesce. Facciamo quindi due passi e poi a letto dopo una piccola spesa per la colazione.

Giovedi 28 - Zante: Navajo


Oggi sveglia poco dopo le 7 per poter arrivare presto alla spiaggia del Navajo. Facciamo ancora colazione sul balcone con yoghurt greco, pesche e miele. Alle 8 e 30 siamo in machine ed arriviamo all'imbarco poco dopo le 9. Facciamo i biglietti e poi al piccolo chiosco sulla spiaggia ci prendiamo caffè ed aqua. Si parte alle 10 e quindi ho tutto il tempo per un bag no nel piccolo fiord. All'imbarco siamo "travolti" da un gruppo organizzato credo dell'est Europa che cerca di salire a bordo prima di noi... Navighiamo lontani dalla costa ed arriviamo alla spiaggia del relitto in poco tempo. La spiaggia è ancora quasi tutta in ombra (sono le 10 e 30 circa) e non è ancora molto affollata. Scendiamo ed io faccio subito un bagno andando a vedere la scogliera sul lato destro della spiaggia (vista dal mare). Ritorno a riva ed incontro un signore che porta in braccio un ragazzo con un bel taglio appena sotto il gnocchi. Incontro Leo che mi racconta che è un ragazzo olandese che si è fatto male scendendo dal relitto proprio davanti a lui. Qunado lo incontro sento che dice "I'm fine"... Salgo sul relitto con Leo che mi fa vedere il punto in cui si è fatto male il ragazzo. Lasciamo quindi il relitto ed io mi fermo sulla spiaggia a prendere un po' di sole ed ad assistere ad un vero e proprio assalto alla spiaggia. Arrivano infatti barche di tutte le dimensioni che scaricano centinaia di persone. Ad un certo punto non vediamo l'ora di ripartire. Risaliamo sulla barca che stavolta si mantiene molto vicino alla costa entrando, ove possibile, nelle grotte naturali sia di prua che di poppa in modo da peremttere a tutti di vedere senza fare continui spostamenti. Torniamo al porto senza aver però fatto una delle soste previste: chiediamo spiegazioni al ritorno alla biglietteria e ci spiegano che il gruppo dell'est ha chiesto di rientrare presto. Molto cortesemente ci offrono di fare un giro in pedalò gratis ma ringraziamo e ripartiamo in macchina. Proseguiamo verso nord sulla dorsale dell'isola. Ci fermiamo però abbastanza presto in un caffè fuori dai paesi in un punto alto e panoramic e con un po' di ombra. Ci siamo solo noi come clienti ma si sta veramente bene all'ombra che con una leggere brezza fresco. Ripartiamo ancor acercando il posto panoramico dal quale poter vedere la spiaggia del Navajo dall'alto ma non lo troviamo. Arriviamo alla punta estrema a nord dove c'è un faro e dei mulini a vento. Scopriamo una lunga scalinata che porta fino al mare in una zona di scogli. Ci dirigiamo quindi a Port Nicolao, grazioso paesino lungo la costa orientale dove ci fermiamo per fare quattro passi e prendere un gelato. Ci rifermiamo poco dopo per visitare un centro velico che però scopriamo essere privato e senza possibilità di entrata per i non sooci. Una signora inglese ci spiega tutto e ci dice anche che è possibile fare una membership giornaliera! Arriviamo in albergo dopo aver percorso ancora un bel tratto di costa e visto altre spiagge carine ed affollate. Di nuovo doccia pietas (seduto nella vasca!). Mi riposo quindi un po' sul letto e poi ci muoviamo di nuovo per andare a Laganas dove facciamo un primo giro in macchina per decidere di andare a cenare da un'altra parte... Andiamo verso Keri Beach dove siamo stati keri e ci fermiamo in un ristorante sul mare al primo piano. Ci serve un cameriere molto gentile che conosce anche qualche parola di italiano. Ceniamo "greco" e spendiamo circa 45 euro. Chiediamo informazioni sul turismo a Zante al cameriere che ci dice che c'è gente da Pasqua in poi e per tutta l'estate. Ad ottobre poi chiude quasi tutto e ci si dedica alla raccolta delle olive fino a dicembre. Torniamo a Laganas per vedere la "fauna" composta per gran parte da ingress che si dice siano anche subentrati in tante attività turistiche. Siamo a letto verso mezzanotte e mezzo.

Venerdi 29 - Zante: la città




Sabato 30 - Matera


Nessun commento:

Posta un commento