1991

Vacanza a Levanzo - Agosto 1991

Ad agosto 1991 vado in vacanza a Levanzo insieme ad Ernesta e Stefano. Partiamo con la macchina di Stefano carica all'inverosimile perché portiamo anche il mio windsurf ed il gommone ereditato da zio Luciano. Ci fermiamo a Messina dove lasciamo Ernesta dalle zie ma noi proseguiamo per Trapani. 

La cronaca seguente limitata ai primissimi giorni di vacanza era su dei fogli di quaderno.

19/8/91 Lunedi

Partenza da Roma (casa di Ernesta) alle ore 8.30. La macchina sembra stracarica, almeno il portapacchi, ma comunque cammina! Arriviamo a Messina, traghettando al volo con un "caronte" poco dopo le 16.00. Le "zie" di Ernesta vorrebbero trattenerci a cena e anche a dormire per una gita il giorno dopo ma decidiamo di ripartire subito (17.00) per Trapani. Arrivo a Trapani alle ore 21.30 (Abbiamo anche bucato all'uscita di Palermo). Scarichiamo la macchina in garage e poi ceniamo con Filippina e Maria, Donatella è già andata a letto! Decidiamo di partire per Levanzo con il traghetto delle 14.00 del giorno dopo. Passeggiata a Trapani e poi a letto (Fa un caldo allucinante). 

20/8/91 Martedi

Mattinata passata in giro per Trapani (orari vari, ??? razzi etc.). Imbarcati con qualche problema (troppi colli e serbatoio miscela!). Arrivo puntuale a Levanzo! Al molo ci ricevono Simona e Tiziana mentre al ristoro troviamo Mavì e Nicola. Mavì ci informa che abbiamo già una stanza (9) molto bella. Dopo esserci cambiati montiamo il gommone e poi anche il windsurf. Decido di lasciare il surf sulla spighetta (!) a cala Dogana mentre Stefano ormeggia il gommone ad un gavitello (!). Incontriamo via via un po' tutti e Dado ci dice di non usare un gavitello non nostro visto che è arrivato il legittimo proprietario. Andiamo quindi a spostare l'ormeggio e dopo aver constatato l'inutilità dell'ancorotto portiamo il gommone sulla spiaggia cioè in mezzo alla "cacca" come dice Stefano visto tutto intorno fioriscono diversi scarichi di fogne del paese. Arriviamo al ristoro per la cena alle 21.00 e alle 21.15 siamo seduti (dopo una doccia ultrarapida). Il mangiare è "ottimo", almeno questa è la nostra prima impressione. La sera dopo una passeggiata Stefano va a letto mentre io rimango giù ancora per un po' e saluto Giovanna che non si era ancora vista. 

21/8/91 Mercoledi

Partenza dalla "spiaggetta" con tutti i mezzi a nostra disposizione (gommone e windsurf) per cala Minnola. Spira un vento moderato (Grecale) che mi obbliga a una lunga bolina per raggiungere la caletta. Rimaniamo per un po' nei pressi del gommone ancorato in mezzo alla cala e poi scendiamo a terra all'ombra dei pini (prima Stefano e poi io). Io non resisto all'ombra e scendo sulla spianata al sole su indicazione di Stefano che ha individuato 4 tette interessanti. Certo stare al sole con quello spettacolo è una sofferenza che mi costringe a fare il bagno spesso. Al rientro da uno dei bagni c'è però uno shock definitivo: davanti al mio asciugamano si è piazzata la regina delle tettone (in senso buono). Non so più da che parte guardare, sono circondato, non si fa così a uno che voleva andare su un'isola deserta! Rimaniamo fino all'arrivo dell'ombra e poi ripartiamo per il paese di nuovo con tutti e due i nostri mezzi (breve gita al Faraglione ed alla grotta del Genovese). La sera solita passeggiata. 

22/8/91 Giovedi

Meta prevista per la giornata è cala Tramontana. Lasciamo il surf in paese e ci allontaniamo solo con col gommone. Arrivati nella cala ci ormeggiamo in un punto in cui la costa rientra in una specie di minuscola caletta e poi partiamo a piedi per un'esplorazione di quello che una decina di anni fa era un campeggio (ideato e gestito dalla famiglia di Rino il marito di Rosa). Rimangono ancora in piedi dei bungalow di pietra e parte dei servizi che erano stati allestiti tra cui una discoteca-ristorante ricavata parzialmente all'interno di un a grotta. Lasciato il campeggio risaliamo verso l'interno dell'isola percorrendo la strada che portava al campeggio stesso. E' una strada allucinante ricavata all'interno di un canalone di roccia molto ripido e che va su con un susseguirsi incessante di tornanti ripidi e stretti. Non riusciamo a capire come potesse essere percorsa da normali automobili (Rino poi ci spiegherà che il tratto ripido era percorso solo da due fuoristrada e che molte persone hanno affrontato con terrore la discesa al campeggio per quella strada).  Finito il canalone la strada assume una pendenza normale e poco dopo si innesta sulla via che attraversando tutta l'isola longitudinalmente permette di arrivare fino al faro. Decidiamo di completare la nostra escursione arrivando fino a capo Grosso (Faro). Sulla strada incontriamo prima quello che rimane di una caserma militare messa in piedi durante la guerra e che aveva come scopo la gestione di una serie di pezzi di artiglieria. Vicino a quella che era una volta la cisterna della caserma scopriamo un coniglio che, almeno a me, provoca un certo spavento. Proseguiamo nel cammino e arriviamo al faro. Ci sono diversi pozzi con l'acqua e io m'incamponisco per riuscire a tirare su un po' d'acqua e alla fine ci riesco con un secchio di vernice e un pezzo di filo elettrico. Ritorniamo alla cala tagliando per i campi e incontriamo un altro coniglio. Alle 16.00 circa abbandoniamo cala Tramontana e decidiamo di completare il giro dell'isola. 

Nei miei appunti di viaggio avevo messo anche questo sintetico programma giornaliero:

MER    Cala Minnola windsurf (grecale) (Tettone 3!)
Ernesta GIO    Cala Tramontana (gita a piedi al faro!) giro dell'isola
VEN    Favignana
SAB    Cala Tramontana (Windsurf!)
DOM    Cala Minnola (Windsurf)
LUN    Marettimo
MAR    grotta del Genovese (Windsurf poco vento)
MER     Cala Minnola, pranzo al ristoro, windsurf con Dado
GIO    Scirocco. Surf davanti a Levanzo e cala Minnola
VEN
 

 

 



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