Viaggio Sardegna ottobre-novembre 2021
Ai due link seguenti ci sono tutte le foto fatte da me e dai compagni di corso:
Venerdi 29 10 2021
Partenza da Civitavecchia in macchina.
Sabato 30 10 2021
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Sul caronte |
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Primo giorno a Caprera al corso iniziazione alla crociera. Che dire, lo
spirito caprerino sembra esserci ancora come pure l’istruttore
ingegnere filosofo che oggi pomeriggio ci ha spiegato con grande
pazienza come armare e disarmare la barca.
Domenica 31 10 2021
Secondo giorno al CVC. Il tempo non è dei migliori, c’è vento ma anche
pioggia non appena mettiamo piede in barca. Usciamo con randa svedese e
fiocco, ci esercitiamo, prendiamo tanta acqua e poi ci concediamo anche
una piccola collisione in fase di ormeggio al gavitello! A pranzo
scendiamo a terra e poi nel pomeriggio riusciamo ancora però senza
pioggia. Prendiamo una mano di terzaroli e facciamo tante virate e
strambate alternandoci al timone. La presa di gavitello al rientro va
meglio della mattina anche se per le quelle di partenza ed arrivo
risultano le manovre più complesse. Compro una salopette allo spaccio
della scuola visto che quella che ho usato oggi è fradicia e non ho un
ricambio. Andiamo a letto ed ancora cade qualche goccia! Speriamo bene
per domani anche se le previsioni sembrano di nuovo non buone.
Martedi 2 11 2021
Secondo
e terzo giorno a Caprera: ieri poco vento e cielo ancora coperto.
Abbiamo navigato molto poco e poi in serata ho iniziato il turno di
comandata. Oggi invece prima giornata di sole pieno e vento sostenuto.
In mattinata non siamo riusciti ad uscire ma nel pomeriggio ci siamo
ripresi uscendo con il J80 che è veramente divertente!
Quarto giorno a Caprera. Inizio di giornata triste sotto una leggera
pioggierellina. Quando siamo scesi al pontile però non pioveva più. Oggi
abbiamo il privilegio di avere a bordo l il capoturno, pilota di aerei e
vero appassionato di vela. Andiamo verso golfo Saline con condizioni di
vento variabili ma che ci consentono di arrivare a dare fondo in tempo
per il pranzo che per la prima volta facciamo a bordo. Ripartiamo poi
cambiando istruttore e tornando alla base con una serie infinita di
strambate. Dovremmo anche esercitarci a prendere il gavitello ma
riusciamo a fare solo un paio di tentativi ma poi rientriamo al molo.
Venerdi 5 11 2021
Quinto
e sesto giorno a Caprera. Ieri disavventure varie per avere alzato la
randa con un cursore storto e conseguente recupero dell’errore in
navigazione. Abbiamo circumnavigato l’isola di Santo Stefano e pranzato a
punta Fico. Oggi purtroppo tempo non bello con pioggia nel pomeriggio.
Vari giri dentro porto Palma con pranzo alla cala dei due mari. Gli
istruttori hanno cercato di farci ripetere a turno le manovre principali
alternandoci al timone ed alle manovre a randa e fiocco. Abbiamo anche
preso due mani di terzaroli ma siamo stati gli unici! Il corso è ormai
finito, domani mattina avremo il giudizio finale. È stata una esperienza
molto significativa sia dal punto di vista velistico che forse
soprattutto umano. Ho trovato tanta professionalità e passione negli
istrutttori che sono tutti volontari e tanti spunti, riflessioni, risate
e chiacchiere con tutti gli allievi. Spero di poterci tornare prima
possibile per proseguire il cammino didattico!
Domenica 7 11 2021
Ieri
ho lasciato il corso di Caprera dopo il giudizio finale che è stato di
idoneità e che quindi mi permetterà di frequentare i corsi più avanzati.
Oggi ho invece perlustrato in macchina e a piedi quasi tutta Caprera.
Al mattino sono tornato al centro velico per salutare i miei compagni
che stanno proseguendo col corso C2. Poi sono andato verso punta Rossa
ed ho visitato le fortificazioni. Tornando indietro mi sono fermato alla
spiaggia del relitto ed ho fatto il bagno. Il cielo nel frattempo si è
schiarito ed è uscito un bel sole caldo. Poi sono andato nella parte
nord dell’isola visitando altre fortificazioni e scendendo a piedi verso
cala Crucitto e cala Napoletana dove ancora ho fatto il bagno. Poi nel
rientrare alla macchina mi sono beccato un bel temporale. In serata decido di sfruttare la lavanderia pubblica e faccio una lavatrice di tutto quello che ho!
Lunedi 8 11 2021
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Stagnali |
Giorno dedicato a perlustrare La Maddalena. Prima però faccio un salto a Stagnali, l'unico punto abitato di Caprera dove c'è un museo con persone dentro ma no visitabile ed un porticciolo dall'acqua straordinariamente limpida. Decido di fare un giro in senso orario scendendo di nuovo a tuttel le calette che incontro lungo il percorso. Alla prima (cala Francese) trovo ancora della grandine evidentemente caduta ieri durante il grosso temporale che mi sono beccato a Caprera. Faccio il bagno molto lungo alla spiaggia Monti d' a' Rena e poi mangio qualcosa in macchina. Tornato in città aspetto l'apertura dei negozi per comprare un taccuino e la settimana enigmistica. Poi lascio l'isola per raggiungere Santa Teresa dove mi accoglie un soprendente hotel (Canne al vento dal titolo di un'opera di Elsa Morante). Ceno nel bar accanto gestito dal figlio del proprietario dell'hotel con un piatto di pasta.
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Spiaggia Monti d'a' Rena
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Martedi 9 11 2021
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Tempio Pausania
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Mi alzo alle 8, faccio una bella colazione salato + dolce. Poi a piedi giro per Santa Teresa visitando (c'è il sole ed un forte vento da nord-est) il centroe punta Falcone dove c'è una torre ed uno splendido affaccio verso le Bocche di Bonifacio. C'è anche una bellissima spiaggia. Scendo verso il porto, mi fermo a prendere un caffè. La nave per Bonifacio è ferma in porto e mi dicon che non partirà. Giro tutto il porto turistico con grande attenzione alle barche a vela specie le poche più ridotte di lunghezza. Parlo al telefono sia con Carlo Romano che Giuseppe Panicali (barca Rimar) di vela. Poi faccio la spesa per il pranzo all'Eurospin sopra il porto e parto verso Tempo Pausania. Mi fermo ad una grande spiaggia (La Liccia) dove ci sono dei surfisti da onda e faccio il bagno. Il risucchio delle onde che tornano indietro è impressionante! Poi mi fermo a pranzare in macchina. Arrivo a Tempio Pausania e proseguo per l'Agnata, la tenuta dove ha vissuto Fabrizio De Andrè che però trovo chiusa da un cancello. Proseguo sulla stradina che diventa bianca. Arrivo ad una chiesetta (San Bachisio) e poi proseguo sempre su strada bianca a tratti impegnativa per ripidità e fondo sconnesso. Mi fermo quindi a Tempio per vedere il centro e piazza Faber. Prendo un caffè e poi riparto per Santa Teresa. Mi fermo ad Isola Rossa e ad un paio di spiagge. Ormai è buio e piove. Arrivo in albergo poco dopo le 20 e 30. Mangio in camera.
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Santa Teresa
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Mercoledi 10 11 2021
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Capo Testa
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Oggi ho iniziato le mie peregrinazioni da
capo Testa facendo il giro del capo a piedi avventurandomi sulle rocce
seguito da un gruppetto di polacchi forse ciurma di una barca di qualche
facoltoso. Poi sono tornato ancora sulla litoranea e stavolta mi sono fermato a fare
il bagno alla spiaggia di Monti Russu. Poi sono sceso a quella di cala
Sarraina dove ho trovato addirittura un camper e dove ho pranzato al
sacco. Bella sosta a Castelsardo con il castello sulla rocca, la visita ad un piccolo museo delle tradizioni locali e
l’immancabile visita al porto turistico sempre a caccia di barche a
vela. |
Castelsardo | |
Sabato 13 11 2021
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Cala d'Oliva |
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Senza quasi accorgermene ho trascorso altri tre giorni in Sardegna!
Giovedì a Porto Torres ho dapprima cercato di capire che possibilità
avevo di andare all’Asinara. In città l’unica possibilità era il
traghetto in partenza il giorno dopo. Mi sono quindi diretto in macchina
a Stintino per capire se ci fosse qualche possibilità da lì ma tutti
gli operatori erano ormai chiusi. Ho visitato comunque il paese ed in
particolare i due porti turistici. Ho proseguito poi per la spiaggia La
Pelosa dove ho trovato un certo affollamento!
C’erano due ragazze con la muta che hanno messo in acqua due sup e poi
facevano esercizi di yoga in mezzo al mare! Sono quindi ripartito in macchina
cercando di fare un giro il più ampio possibile e sono rimasto colpito
dalle case costruite sul promontorio dopo la spiaggia utilizzando come
materiale esterno la roccia tipica del posto che le rende in qualche
modo integrate nel paesaggio. Mi fermo acnhe alla spiaggia delle saline ingombra di alghe dove trovo una signora col cane ed un ragazzo in viaggio con la bici ed una chitarra che poi incontrerò altre volte lungo la strada. Mi fermo anche a Ezzi Munno dove faccio il bagno. Mi sono diretto poi verso Argentiera con
l’illusione di pranzare lì. È un vecchio centro minerario chiuso nel
1963 con un piccolo museo che racconta la sua storia e tante rovine ed
edifici abbandonati. Qua e là affiora qualche progetto di riqualifica ma
sono solo gocce nell’oceano purtroppo! Ho ripreso il cammino puntando
verso capo Caccia, ho fatto una piccola deviazione verso il lago Baratz
dove ho percorso di nuovo una sterrata e poi mi sono fermato al
Porticciolo dove c’è una delle tanti torri di avvistamento, una
bellissima caletta ed un promontorio di roccia rossa. Nella caletta
c’erano due sub che poi sono risaliti alla loro macchina ed avevano
catturato un polpo. Sono infine arrivato a capo Caccia dove sono sceso
alla caletta dalla quale partono le barche per la grotta di Nettuno e
poi mi sono affacciato alle famose scale che scendono sempre alla
grotta: erano chiuse però per le condizioni del mare. Mi rifermo alla caletta da dove partono le barche per la grotta e raggiungo a piedi una torre di avvistamento. Ritorno verso Porto Torres passando per l'albergo di Alghero che nel frattempo ho prenotato (L'Alma di Alghero). Poi torno in albergo sotto la pioggia. Mi faccio una doccia, mi riposo un'oretta e poi vado a mangiare una pizza da Babbai, un bel posto trovato su internet. Venerdì mattina
sono andato direttamente alla biglietteria Delcomar per prendere il
biglietto per l’Asinara. L’impiegata mi chiede se ho da mangiare e bere
perché sull’isola non ci sono più posti di ristorazione aperti e mi
chiede anche se voglio affittare una e-bike. La ringrazio ma purtroppo
la bici non è disponibile. Mi sbrigo quindi a comprare qualcosa per il
pranzo e parto alle 8 e 30. Nel saloncino passeggeri ci sono degli operai, alcune guardie del parco ed una signora anonima. Poi esco per seguire le manovre di partenza. Il mare è calmo e sembra non esserci vento. Passo quasi tutto il tempo fuori. Attracchiamo a cala Reale poco prima delle 10. Sbarco ed iniizio a camminare verso cala d'Oliva che dovrebbe essere a circa 7 km. Inizia a piovere e
purtroppo non smetterà quasi mai! Tiro fuori l'ombrello. Il percorso è sulla strada cementata
che attraversa tutta l’isola. Faccio molte foto alle rovine delle vecchie strutture carcerarie, al paesaggio ed agli asinelli bianchi. Arrivo alla cala alle 12, mangio qualcosa
riparandomi sotto un pergolato e poi perlustro il centro. Durante il cammino sono stato superato da due camioncini, uno si è fermato poco dopo avermi superato, è scesa una persona che sul ciglio raccoglie qualcosa da terra: funghi! Mentre sono alla cala passano un paio di fuoristrada dei carabinieri. Sta continuando a piovere ma mi muovo per dare un'occhiata al centro. Alla
foresteria che in passato ha ospitato Falcone e Borsellino ai tempi del
maxi processo incontro una guardia del parco con la quale avevo
scambiato qualche parola in traghetto. Mi offre un clementino
dell’Asinara che è veramente molto buono! Mi dice che stanno ristrutturando la foresteria per farla diventare una sede del parco. Poi mi incammino di nuovo
verso l’approdo del traghetto. A metà strada la pioggia cessa ed esce anche un po' di sole. Riesco a fare un bagno in una bella
caletta a punta Trabuccato approfittando della pausa della pioggia.
A cala Reale visito il centro scoprendo un sentiero tematico attrezzato per i non vedenti. Ritorno al pontile quando il traghetto è a pochi minuti di distanza, l'acqua sottovento al pontile è bellissima, calma e trasparente e fa venire voglia di un bagno. Riprendo il traghetto e poi da Porto Torres vado ad Alghero (aereoporto Fertilia) a prendere
mia moglie che sta arrivando in aereo. L'aereo è atterrato in anticipo ed appena entrato nella sala arrivi vedo Ernesta che esce. Grande abbraccio e poi in macchina verso il nostro albergo. Ceniamo in centro al ristorante Lepanto convenzionato con l'albergo. Prendiamo gli spaghetti all'algherese con vongole, olive e pomodorini. E siamo finalmente arrivati ad
oggi. Questa mattina abbiamo visitato Alghero finalmente in una giornata
di sole pieno. Poi abbiamo raggiunto Bosa percorrendo la splendida
litoranea ed abbiamo visitato il paese rimanendo meravigliati per la sua
particolare bellezza! Abbiamo poi cominciato il rientro verso Roma
spostandoci a Santa Teresa di Gallura. |
Panorama da Bosa |
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Ieri
è stato l'ultimo giorno delle mie due settimane in Sardegna out of
season. Con mia moglie ho rivisitato velocemente Santa Teresa dove ho
soggiornato di nuovo all'hotel Canne al vento, albergo veramente al di
sopra della media per tanti motivi: l'arredamento molto curato, le
stanze spaziose, la estrema cortesia e disponibiltà del personale ed non
ultimo il fatto che a colazione puoi prenderti un cappuccino vero fatto
con LaCimbali invece di quelli falsi fatti con le macchinette
automatiche che ormai imperversano dappertutto. Ci siamo affacciati alle
bocche di Bonifacio con una visibilità notevole grazie alla pioggia ed
al vento dei giorni precedenti. Siamo scesi al porto e poi risaliti in
paese gustandoci una volta di più la solitudine che si trova di questo
periodo un po' in tutta l'isola. Siamo quindi andati a capo Testa dove
non sono riuscito a trattenermi da fare un bagno nella spiaggia di
levante. Il mare in assenza di vento e comunque ridossato si era
trasformato in un lago. Abbiamo fatto poi un giro a Santa Reparata dove
accanto a veri e propri obbrobri ci sono anche villettine che
vergognandosi anche solo di esserci cercano di nascondersi tra le rocce e
la macchia mediterranea. Qui c'è anche un resto di speculazione mancata
con uno scheletro di villette a schiera non completate ed ormai
abbandonate. Ora ci poniamo solo l'obiettivo di raggiungere Olbia
rimanendo il più possibile vicino alla costa. Scendiamo alla spiagga La
Marmorata dove cogliamo un forte contrasto tra la bellezza della
spiaggia e del mare e l'enorme costruzione che troneggia alle nostra
spalle: è un villaggio turistico anche carino ma che da tanto l'dea
dell'alveare. Proseguiamo scendendo ancora verso il mare in
corrispondenza di Val d'Erica dove raggiungiamo la spiaggia La Licciola.
Passeggiamo tra sabbia, scogli e villette a due passi dal mare ed io
faccio un altro bagno in una piccola spiaggetta. Ci fermiamo poi a Palau
per pranzo da Gian Piero molto vicino al porto. Abbiamo preso dei
calamaretti in umido e spaghettoni alle vongole molto buoni ed
equilibrati. Era l'ultimo giorno di apertura per loro! Di queste
chiusure ne abbiamo discusso anche con l'albergatore a Santa Teresa,
pparlando di possibilità di alungare la stagione perchè la Sardegna è
bellissima anche fuori dall'estate; loro chiudono solo a gennaio. Il
tempo è peggiorato e durante il nostro pranzo ha piovuto. Cerchiamo di
raggiungere capo d'Orso ma l'ultimo tratto di strada sembra chiuso e non
ce la sentiamo di andare a piedi. Ci dirigiamo invece verso il golfo di
Saline dove ho dato fondo una volta durante il corso di vela per la
pausa pranzo. Anche qui l'acqua è stupenda, calmissima e limpidissima:
ultimo bagno con rischio pioggia da un momento all'altro! Si sta facendo
buio e pensiamo quindi di andare a Porto Cervo che almeno speriamo di
trovare se non viva almeno illuminata. Giriamo con la macchina e poi
facciamo due passi alla marina dove troviamo lo yacth Sarafsa di
proprietà di Re Abdullah di Giordania, poveraccio ha solo 82 metri di
barca chissà come farà a girarsi. Poi adempiamo ad una promessa fatta a
nostro figlio Giacomo e cerchiamo un supermercato dove prendere pane
carasau e pecorino. Troviamo un Conad molto ben fornito alla periferia
di Olbia dove una commessa gentilissima alla fine ci convince a prendere
lì la nostra cena a base di zuppa alla gallurese. Facciamo due passi
nella parte più centrale di Olbia dove ci meravigliamo della mancanza di
posti che in qualche modo rappresentino l'isola ed i suoi abitanti.
Siamo all'imbarco alle 21 e di nuovo ci infilano in fondo alla nave da
dove domani usciremo quasi per ultimi! Assisto alla partenza che qui
però è molto semplice: la nave molla le cime di ormeggio e parte dritto
per dritto. La mattina dopo invece assisto ad una manovra da brivido nel
porto di Civitavecchia dove facendo marcia indietro la nave sfiora
letteralmente una nave da crociera ormeggiata! |
Santa Teresa |
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