Sabato 21 luglio 2007
Oggi ho scalato per la prima volta l'Amiata. Sveglia alle 4 e quarto per prendere il treno alle 6 dalla stazione Termini per Orvieto. L'idea è quella di arrivare a Chianciano dove mi unirò al resto della famiglia in visita nonni, passando per l'Amiata. Alle 7 e 30 sono in bici. Mi fermo ad un benzinaio per chiedere conferma della strada ed il benzinaio mi chiede che tipo sono perchè se voglio posso fare una salita bella tosta e mi da indicazioni. Così da Orvieto invece che andare a Castel Viscardo passo per Viceno facendo quello che mi era stato promesso: 4 o 5 km con pendenze severe che supero con un certo affanno. Proseguo poi per Acquapendente, un breve tratto di Cassia e di nuovo in salita per Proceno. La strada sarà sempre un saliscendi continuo. Dopo Proceno mi innesto sulla strada che l'indomani percorrerà la gran fondo delle città del tufo e affronto la salita per Castel Azzara. Le gambe non girano come dovrebbero e comincio a pensare di tagliare la salita alla vetta. Comunque proseguo e raggiungo il paese di Saragiolo. Qui prendo una piccola deviazione per Quaranta e per la vetta. A Quaranta devo decidere cosa fare: riguardo la cartina e mi rendo conto di essere a 10-11 km dalla vetta e mi lancio. Faccio questi ultimi km ormai senz’acqua incontrando solo 2-3 auto. Ormai prossimo alla meta incrocio un folto gruppo penso di tedeschi e finalmente sono in vetta. Mi riposo e rifocillo a lungo e poi via in discesa per Abbadia, poi bivio per Radicofani (sbagliando perchè potevo scendere verso Bagni San Filippo e poi Cassia e ultimi saliscendi rognosi per Chianciano. Alla fine circa 140 km e 2800 m di dislivello devo ammettere con media vergognosa. Un saluto a tutti.